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Ghê Gaia Terra – Mostra collettiva

venerdì 22 Aprile 2022 - domenica 22 Maggio 2022

Science Art Visions
Ghê Gaia Terra - Mostra collettiva

sede: Museo delle Mura (Roma).

Ghê Gaia Terra è una mostra di racconti e di atmosfere, di rimandi e di sensazioni, che volge lo sguardo all’universo ecologico.
La scelta di intervenire nel dibattito di sensibilizzazione sui temi dell’inquinamento viene proprio dall’attualità, con la convinzione che un’azione artistica possa contribuire ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza di questa emergenza globale.
Si arriva così ad indagare una dimensione concreta che si illumina di aspetti antropologici e sociologici, urgenti per l’umanità e per l’universalità.
L’obiettivo della rassegna è quello di avvalersi dell’arte come tramite per lanciare messaggi “green”, di amore e rispetto, in particolare sul rapporto uomo-ambiente.

Saranno in mostra i seguenti artisti: Alessandro Angeletti, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Francesco Bonifazi, Massimo Campi, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Silvano Corno, Paola De Santis, Alexander Luigi Di Meglio, Lean (Andrea Leonardi), Luciano Lombardi, Valentina Lo Faro, Eleonora Lucchini, Maria Carla Mancinelli, Lucia Nicolai, Giorgio Ortona, Veronika Palkovics, Adriana Pignataro, Loredana Raciti, Consuelo Rodriguez, Loredana Salzano, Stefania Scala, Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli, Valter Vari, Klara Varhelyi, Tommaso Vitale. Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi e Anna Tonelli. Performance: Artisti & Innocenti, letizia Girolami, Letizia leone, Loredana Raciti e Maria Luisa Sales. Video: Daniele Conca, Lara Ferrara, Maria Korporal.

E’ il tardigrado (phylum di invertebrati protostomi celomati) l’enigmatico simbolo della manifestazione. Il messaggio è forte: questi organismi, infatti, potrebbero essere gli unici a sopravvivere sulla Terra, se non invertiamo la tendenza all’inquinamento e al consumo sfrenato, al riscaldamento e all’incuria quotidiana. Noti come “orsi d’acqua”, questi invertebrati a otto zampe possono sopravvivere fino a trenta anni senza cibo o acqua e possono resistere a temperature estreme, per pochi minuti a 150 °C e per parecchi giorni a -200 °C. Ma sono anche resistenti ad alti livelli di radiazioni, alla mancanza di ossigeno e alla resistenza al vuoto dello spazio. La domanda è tragica, ma necessaria: rimarranno solo loro?

“C’è un grido di dolore, un grido di aiuto, un urlo di disperazione, che viene dalla nostra Gaia Terra o Ghê come la chiamavano gli antichi greci, che sempre di più, in seguito allo sviluppo industriale, ha portato una crescita enorme dell’uso di risorse non rinnovabili, dello sfruttamento del territorio, della produzione di rifiuti, nella creazione di sostanze di sintesi non riciclabili dai processi naturali – spiega Alice Straffi nel suo testo critico – L’uomo diventa così uno dei principali responsabili delle alterazioni all’ambiente. Il mondo dell’arte, che sempre registra e spesso anticipa le tendenze estetiche e culturali, ha dedicato grande attenzione al mondo della natura, mostrando creatività, curiosità e grande capacità propositiva”.

Organizzazione: Neworld Associazione Culturale

Inaugurazione
Venerdì 22 aprile alle ore 17.00,

Immagine in evidenza
di Anna Tonelli (part.)