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Giada Mazzini. Silenzi coscienti
giovedì 22 Novembre 2018 - venerdì 25 Gennaio 2019
sede: Après-coup Arte (Milano).
“Silenzi coscienti” intende valorizzare l’evoluzione dell’iter artistico di Giada Mazzini dalle origini a oggi, sottolineando la varietà di tecniche, di media e linguaggi espressivi che negli anni ha affrontato, con particolare attenzione alla più recente produzione, perfettamente incarnata dall’opera “Blue woman” del 2018.
Nella sua poetica, l’acciaio assume il valore di vero e proprio simbolo e riflette i concetti di energia positiva e dinamismo.
La freddezza che per antonomasia caratterizza questo materiale è complementare alla sensualità insita nel suo stesso movimento, cui l’artista riesce sapientemente a dar risalto.
La dinamica che conferisce all’acciaio nelle sue sculture, lavorandolo con la fiamma ossidrica come nell’opera “Istante”, piegandolo con le mani e con tutto il corpo fino a fargli assumere la forma desiderata, è lo specchio della sua tenacia caratteriale e del suo beat interiore, determinato dal denso flusso di emozioni che scorrono in lei.
Le torsioni e gli intrecci che imprime alla materia nascono ogni volta da momenti di profonda introspezione e riflessione.
Nella produzione scultorea, l’uso dell’acciaio è arrivato in seguito, preceduto e abbinato a quello del legno.
Giada Mazzini ha scelto un figurativo non convenzionale, “un figurativo dell’animo”, come da lei stessa definito, coniando uno dei tanti neologismi di cui il suo linguaggio è costellato e dai quali nasce anche il titolo della personale. La sola pratica di un’arte figurativa non poteva contenere l’immenso e faticoso lavoro introspettivo dell’artista. Da qui l’interesse per una produzione di opere di natura astratta, che le ha consentito di manifestare con maggiore libertà espressiva i tanti volti della sua ricerca.
Gli autoscatti del 2011, che costituiscono la serie “Oltre lo sguardo”, possono considerarsi i disegni preparatori di opere realizzate negli anni a venire. Insieme a molti altri saggi fotografici rappresentano un interessante materiale privato di studio dell’artista.
La fotografia, dunque, è una componente fondamentale del processo creativo da cui i suoi lavori scaturiscono: tecnica rimasta a lungo latente nel suo percorso, funge da pretesto per impressionare ogni emozione e sfumatura dell’animo. “Oltre lo sguardo” contiene il seme che ha generato il processo di metamorfosi che l’ha condotta a realizzare i lavori inediti della mostra “Silenzi coscienti”, come le serie di acquerelli “Fluid emotion”, “She” e “Instant”, che riflettono un’accurata ricerca e un’originale interpretazione del corpo femminile.
Ufficio Stampa: MoBa Comunicazione
Inaugurazione: Giovedì 22 Novembre ore 18