sede: Megadue (Bologna).
cura: Massimo Bartolini.
Utilizzando lo spazio come approdo, Gianlorenzo Nardi realizza un gruppo di sculture da custodire e trasportare. Il progetto riguarda il camminare, il paesaggio, la colonna infinita di Brancusi e il suono di un flauto. “Queste opere funzionano come dispositivi di risonanza e riproducono composizioni musicali realizzate con flauti di bamboo autocostruiti”.
La mostra è accompagnata da un testo di Massimo Bartolini che comincia così: “Se dovessi formulare l’immagine di un esagramma I Ching per Gianlorenzo Nardi questo sarebbe: montagna su barca. Qualcosa di grande e solido che si sposta su qualcosa di grande e fluido con il piccolo legno come / in mezzo. Spostare qualcosa di grande parla sempre di un voto espresso collettivamente, di una processione da compiere.”
Gianlorenzo Nardi (Giulianova, Teramo, 1995). Vive tra Bologna e Pineto, sulla costa adriatica. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha partecipato al XXVII CSAV Artists’ Research Laboratory alla Fondazione Antonio Ratti di Como e ha svolto un Erasmus a Villa Arson – École Nationale Supérieure d’Arts de Nice in Francia. La sua pratica, principalmente scultorea e installativa, si sviluppa a partire da un’interesse per il paesaggio con una particolare attenzione al contesto rurale. Spesso decide di lavorare in determinati luoghi per la presenza di specifici caratteristiche ambientali che contribuiscono ad attivare le sue opere
Le sculture sono attivate da un gruppo di manutentori coordinato dall’artista. Venerdi 21 e sabato 22 la performance si ripete con gli stessi orari, dalle 18 alle 22.
Sound tech – Pasquale Savignano / Performer – Nicolò Russo, Michelangelo Bianchini, Leonardo Nardi, Giorgia Polverini, Tommaso Silvestroni.
Inaugurazione
Giovedì 20 Giugno ore 18
Immagine in evidenza
Gianlorenzo Nardi, Alla corrente del fiume. Installazione performativa. Courtesy l’artista