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Gianluca Rona e Francesco Falciola – La ricetta dell’Universalismo
giovedì 28 Novembre 2019 - sabato 29 Febbraio 2020

sede: Ristorante AB – Il lusso della semplicità (Milano).
cura: Fondazione Rodolfo Viola.
Per la rassegna “La ricetta dell’Universalismo” promossa dalla Fondazione Rodolfo Viola, semplici ingredienti per una visione del mondo attraverso gli occhi dell’arte, i fotografi Gianluca Rona e Francesco Falciola presentano due progetti dedicati alla natura, nelle sue diverse forme più diverse.
Da una parte ci sono i lavori di Gianluca Rona con la rappresentazione contrapposta del corpo umano, nudo nella sua perfezione e purezza, che si rapporta a luoghi inanimati con armonia ed equilibrio in uno sguardo di umana consapevolezza.
Le opere, di grande impatto visivo ed emotivo, esprimono forza e delicatezza allo stesso tempo, mostrando corpi che si sfiorano e uniscono sinuosamente.
Dall’altra parte c’è Francesco Falciola tra i cieli e gli alberi di Milano catturati in una visione prospettica inconsueta che con uno sguardo rivolto verso l’alto fa riflettere sull’essenza del nostro mondo e della nostra natura.
Il Parco Lambro, il Forlanini, i giardini di Porta Venezia, Parco Sempione e gli altri luoghi, immortalati negli scatti di Francesco Falciola, mostrano la potenza della natura, che non si arrende e trova il modo di emergere anche in una città piena di cemento come Milano.
Sono istantanee di speranza e libertà che consentono di avere nuovi occhi quando semplicemente si cammina per strada.
In fondo basta guardare verso l’alto….
L’esposizione è arricchita da due grandi installazioni scomposte, una per ciascun fotografo, opere uniche create per l’occasione, che fanno parte del progetto speciale “iGiganti” Photoshowall, che propone nuovi e accattivanti formati per gli allestimenti fotografici.
Gianluca Rona è nato a Pavia nel 1983. Durante gli anni della formazione intraprende un percorso artistico multimediale tra fotografia, pittura a “bombolette spray” e lo studio del clarinetto. Sono gli anni della rivoluzione del digitale dunque gli studi in ingegneria elettronica presso l’Università degli studi di Pavia paiono legare inesorabilmente la passione artistica all’interno del paradigma scientifico. Esito: una maggiore consapevolezza del mezzo fotografico che si “piega” al fare artistico e una mostra personale dal titolo “The Butterfly Effect” – panoramica della vita di una farfalla – a Pavia nel 2007. Nel 2008 si trasferisce a Madrid per due anni, dove dà vita al laboratorio “Ojos de Pez” di fotografia analogica e digitale. In Italia nel 2010 inizia a collaborare con l’agenzia milanese “Italy Photo Press”, occupandosi prevalentemente di fotografia sportiva e di spettacolo ricoprendo eventi di grande importanza tra I quali il festival del cinema di Venezia. Pubblica le sue immagini su quotidiani e riviste di tutto il mondo. Nel 2015 si trasferisce a New York City per un periodo dove realizza una serie fotografica intitolata “UpsidedownTown”, serie da cui nasce la pubblicazione del suo primo libro con l’editore milanese Massimo Fiameni. Rientrato in Italia prosegue il suo percorso artistico che lo porta a sviluppare vari progetti tra cui il lavoro dedicato alle gipsoteche che propone qui per la prima volta.
Francesco Falciola, classe 1968. Nato e vissuto a Milano, ha sempre amato la fotografia fin dai tempi della pellicola. Il suo sguardo è spesso rivolto al bello che si nasconde goffamente vicino a noi ed è sempre a portata di mano, una ricerca del piacevole nel luogo comune, guidata più dalla curiosità verso quello che ci circonda che dall’intenzione di stupire. Vincitore della prima call Milano Meravigli, La città in una foto, nel 2017 e finalista del Premio Arte di Cairo Editore nel 2018. Nel Giugno 2019 espone a Spazio Tadini la sua prima personale: Naturalmente Milano-Il sublime a chilometro con la curatela di Francesco Tadini e Melina Scalise.
- Francesco Falciola
- Gianluca Rona