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Gioacchino Alvente. Tororot

giovedì 27 Maggio 2021 - domenica 20 Giugno 2021

Gioacchino Alvente. Tororot

sede: Teatro Paesana (Torino).
cura: Ermanno Tedeschi.

Quaranta disegni che hanno come soggetto tori e architettura; un’architettura che, una volta disegnata e resa parte di un’opera d’arte, diventa un’architettura sognata e pensata in condizioni di libertà.
In questo modo lo snodarsi di grovigli, segni e forme assume la valenza di intuizione progettuale di corposità tridimensionale, ma anche materica, che si stacca dalla dimensione unica del foglio a cui si “attacca” il disegno.

Quest’architettura che appare sognata è in realtà il prodotto della congiunzione tra la personale visione dell’artista e veri e propri schizzi di progetti architettonici per committenti reali; i disegni esposti sono quindi la sintesi tra l’essere architetto e il sentirsi artista.

“La mostra nasce come omaggio alla figura di Gioacchino Alvente 1, noto architetto e raffinato disegnatore – racconta il curatore Ermanno Tedeschi – Il suo sogno e il suo massimo desiderio sono sempre stati quelli di unire la figura dell’artista a quella dell’architetto. Gioacchino è un sognatore, un poeta con una visione speciale e molto aperta, dotato di una straordinaria sensibilità che lo porta a esaminare ogni cosa con attenzione e curiosità”. Aggiunge poi “Gioacchino Alvente ha intrapreso un suo personalissimo tributo alla città di Torino, dove ha deciso di studiare e trascorrere la propria vita, e ha iniziato a rappresentare tori in mille modi, citando artisti, come Picasso e Modigliani, o presentando una sua personalissima visione onirica. Spesso anche questi tori si nascondono tra elementi architettonici come, per esempio, scale che non si sa dove vadano a finire, ma che creano un equilibrio perfetto della composizione con un gioco unico di colori”.

“Ho inserito la figura del toro – spiega Gioacchino Alvente – in spazi diversi, poetici e architettonici, onirici e reali, rivisitati grazie all’uso di diverse tecniche grafiche, dalla penna a sfera, alla china, al pantone e alla resina. Sono disegni che ho fatto nei momenti lasciati liberi dal mio lavoro, schizzandoli nei posti più improbabili: in aereo, in treno, in ufficio e a casa… per questo rappresentano parte del mio vivere quotidiano”. Aggiunge ancora “La scelta del toro, nei miei pensieri, non ha una motivazione precisa; tuttavia, il toro è il simbolo della città in cui vivo e in cui ho deciso di stabilirmi dopo l’università, in cui ho creato la mia famiglia e portato avanti il mio lavoro di architetto. È poi un soggetto che è stato spesso dipinto e disegnato dai grandi maestri che mi hanno da sempre ispirato”.

Alvente è stato allievo dell’architetto Aimaro Isola, che così lo ricorda: “Castello del Valentino. Gli studenti del laboratorio di progettazione hanno gli occhi fissi sui fogli ancora bianchi. Lui si alza, si stira, si stacca dal tavolo, gira gli occhi intorno, si affaccia dai grandi finestroni. Pensa. Tornato al banco riempie veloce grandissimi fogli. Matite, penne, colori. Mi avvicino, mi siedo, parliamo, discutiamo. Intanto sul tavolo si materializzano splendidi, coraggiosi, segni policromi. Forse già allora, da quella aula, attraverso la finestra, decollava Alvente”.

In questa mostra le sue tematiche (tori e architettura) si inseriscono perfettamente nelle due sale espositive, dove i disegni incorniciati e dialoganti tra di loro, raccontano la loro storia e la loro genesi, perché ogni schizzo rappresenta il ricordo di un progetto, sia che sia stato realizzato, sia che sia rimasto solo un sogno. Alcuni dei disegni architettonici sono realizzati sopra schizzi e progetti, come quello per il Ministero dell’ambiente e dell’energia di Astana, capitale del Kazakistan, o per un resort sull’isola di Bay Point in South Carolina, USA, o ancora per il Memoriale della battaglia di Verkhnj Mamon sul fiume Dom in Russia.

Note

  1. Gioacchino Alvente è nato a Barletta il 3 dicembre 1963, vive e lavora a Torino. La sua visione dell’architettura come forma d’arte completa ha portato l’architetto a manifestare la propria creatività tramite diverse espressioni artistiche. I suoi disegni sono quindi la manifestazione di un tacito accordo tra architettura e linguaggio artistico. 1986: si laurea alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e collabora con Roberto Gabetti e Aimaro Isola alla XVII Triennale di Milano. La passione per l’arte e il disegno accompagna la sua formazione da architetto. 1985-1990: lavora come progettista presso lo studio Rolla a Torino ed è cultore della materia al corso di Arredamento e Architettura degli Interni presso il Politecnico di Torino. 1991-1995: apre il proprio studio a Torino e fonda, quattro anni dopo, in associazione con gli architetti Alberto Priolo, Dieter Lorengel e Sabine Altrogge, lo studio I. A. W. -Internationale Architektur Werkstatt-, con sedi a Dresda, Düsseldorf e Torino. 2007-2011: si dedica alla progettazione di edifici per committenze private in Italia, Germania, Austria, Francia, Russia, Kazakistan, Georgia e Tajikistan e a grandi progetti di sviluppo immobiliare in Russia e negli Stati Uniti. Spesso i suoi schizzi di progetto sono accompagnati da immagini artistiche. 2012-2020: parallelamente al lavoro da architetto, dedica il proprio tempo alla produzione e raccolta di più di 150 disegni dove il toro risulta l’immagine centrale, ispirati dai propri viaggi, dal proprio quotidiano e, soprattutto, dai propri progetti architettonici. 2017-2019: collabora con la Onlus My Name is Help di Bergamo e si impegna ad autofinanziare il progetto e la realizzazione del Watamu Education Centre in Kenya. La scuola è stata inaugurata in Agosto 2019.

Dettagli

Inizio:
giovedì 27 Maggio 2021
Fine:
domenica 20 Giugno 2021
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

TEATRO PAESANA
Via Bligny, 2
Torino, 10122 Italia
+ Google Maps
Phone
347 8731197