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Giorgio Piccinno. Quid est veritas?
sabato 12 Agosto 2023 - domenica 20 Agosto 2023
sede: Sala Espositiva Maccagnani (Lecce).
L’iniziativa prevede l’esposizione di circa quaranta elaborati (olio su tela e china su carta) che affrontano tematiche sociali, valori umani spesso sopiti e problematiche attuali, davanti alle quali, sovente si cade nell’indifferenza. Le opere mirano a coinvolgere l’osservatore nell’interpretazione personale dei soggetti, a consolidare valori estetici e culturali già perpetuati nel tempo e nel territorio.
La produzione artistica, riconducibile ad una realtà, vissuta o vagheggiata, di mondi remoti o vicini, dai significati arcani e opinabili, sollecita a ricercare una “verità” che non è più univoca ma poliedrica, originata dalla sensibilità, dalla cultura, dal contesto sociale e dal vissuto del fruitore.
Così si esprime il critico Emidio Di Carlo: “(…) “Quid est veritas?”. Il mondo fenomenico di Piccinno è quello del “velo di Maya” di Arthur Schopenhauer (1788- 1860), manifestandosi attraverso forme a priori di spazio, tempo e causalità che sono altro rispetto alla realtà in sé, esprimibile dal “noumeno”. Tali forme sono inganni, espressione di una vita simile a un sogno. Non a caso nell’opera “Il mondo come volontà e rappresentazione”, il filosofo tedesco ha così scritto: “Vita e sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”. Piccinno si interroga sulla vera realtà, non sull’apparenza illusoria, squarcia “il velo di Maya”, va oltre le illusioni fenomeniche, punta sulla volontà (l’unica vera essenza dell’uomo), rimanendo, però, cosciente – come del resto Schopenhauer – che “la condizione esistenziale umana sia come un pendolo che oscilla tra il dolore e la noia, passando attraverso il breve intervallo del piacere”. Piccinno – secondo la concezione del filosofo tedesco – possiede uno sguardo atto a penetrare nell’interno del mondo e a coglierne l’essenziale. Cerca di pervenire alla verità, come il Premio Nobel, Eugenio Montale (1896-1981) attraverso “il varco” (“il fantasma che ti salva” di “In limine” del 1924), l’infinito dei tagli di Lucio Fontana”.
Giorgio Piccinno è nato il 31 marzo del 1957 a Buenos Aires (Argentina), ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti entrambi a Lecce. Ha insegnato Disegno e Storia dell’Arte per circa quarant’anni e partecipato a manifestazioni culturali e artistiche su scala nazionale fin dal 1975. Vive ed opera a Maglie (LE).
giorgiopiccinno.it
Inaugurazione
12 agosto 2023 dalle 19.30
Immagine in evidenza
Apparenza e verità, olio su tela, 70×100 (part.)