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Giovanni Leto. L’essenza nascosta delle cose
martedì 23 Gennaio 2024 @ 08:00 - 17:00
sede: Sandro Bongiani Arte Contemporanea (Online).
cura: Sandro Bongiani.
Sandro Bongiani Arte Contemporanea presenta la retrospettiva di Giovanni Leto dal titolo “Giovanni Leto, l’essenza nascosta delle cose”, 1961/2023, a cura di Sandro Bongiani. La mostra è organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno è costituita da oltre 70 opere “pittoriche” più rappresentative realizzate dal 1961 al 2023; dalle opere del periodo di formazione alle opere su tela degli anni successivi, dagli interventi tridimensionali in forma di installazione alle opere dell’ultimo periodo di lavoro.
La ricerca del giovane Giovanni Leto, dopo la breve parentesi formale figurativa iniziata nel 1961 si evolve a partire dal 1972 verso una indagine che accoglie l’utilizzo di materiali poveri di scarto comune riutilizzati e riammessi degnamente a nuova vita nella pittura. Il 1985 è l’anno in cui Leto realizza i suoi primi Orizzonti che anticipano già una propria e originale visione verso una nuova spazialità. Negli anni 90′ la sua “weltanschauung” è già definita in modo originale con una concezione del mondo che trascende il dato meramente rappresentativo per insinuarsi tra le pieghe oscure della riflessione e della memoria, con un procedere assorto e solitario che lo ha portato fino a oggi ad essere un significativo interprete del reale e della vita.
Sono opere costituite da serrate stratificazioni orizzontali improntate da una struttura compositiva raccordata tra essenza e materialità, che negli anni successivi hanno caratterizzato in modo personale la sua ricerca artistica votata all’ossessiva indagine dell’uso dei materiali e verso una rappresentazione volutamente aniconica del linguaggio, ricreata opportunamente utilizzando la carta di giornale stampata arrotolata a mo’ di cordone intrecciato che cela nascosti spiragli di eventi accaduti e storie di esistenze divenute presenze sospese di un procedere assorto al di là di un orizzonte oscuro, incarnando di fatto la tensione imminente dell’energia come essenza dell’essere al mondo.
Come scrive Sandro Bongiani nel suo testo critico: “Il suo è decisamente un accorto evocare per tracce e intrecci di senso e di materia, con il passato pregno di nascosti umori che emerge energicamente e si riconcilia con il presente a ricreare ignote e oscure emozioni, consegnando un nuovo senso d’esistere in un divenire al di là di una dimensione logica e altresì, condensandosi come atto finale nella trasmutazione e nel cambiamento tra presenza e spazio e tra materialità e stesura cromatica. Si direbbe uno strano sortilegio immaginifico rinnovato per lungo tempo e caratterizzato nella prima decade del 2000 con gli attorcigliamenti della carta divenuta corda e anche barriera, muro e persino “sudario della memoria” che ora riemerge improvvisamente dal nulla per collocarsi tra spiragli di spazio all’orizzonte e verso un infinito ancora distante e difficile da scrutare” […] .
Sul finire degli anni 20″ vi è la realizzazione di particolari carte tridimensionali come la grande installazione “Corpus temporis” del 2019 e nel contempo, l’utilizzo in modo “essenziale” di pochi elementi di carta arrotolata e raccordata di giornale, che a partire dal 2020 hanno invaso lo spazio vuoto della tela distendendosi e lievitando su ampie stesure di colore innestando lacerti e momenti di natura mentale che suggeriscono allo stato provvisorio l’essenza di ignoti paesaggi dell’anima, (autoritratti, larve di animali, frammenti di cose nascoste), rinati dopo una catastrofe collettiva e consegnati ora al presente in una delicata e sofferta sintesi creativa che solo i grandi artisti come Leto sanno ancora ricreare.
Il percorso espositivo, scelto appositamente dal curatore per gli spazi della Sandro Bongiani Arte Contemporanea, procede a ritroso dalla sua ultima opera tridimensionale dal titolo “tappeti” del 2023 – collocato all’inizio del percorso della retrospettiva – fino a procedere al lavoro iniziale dal titolo” “Altofonte” del 1961.
Giovanni Leto nasce a Monreale (Palermo) nel 1946. Frequenta a Palermo Decorazione Pittorica all’Istituto Statale d’Arte e Pittura all’Accademia di Belle Arti. La sua ricerca pittorica si è sempre fondata su un acuto interesse per i materiali, collocandosi dapprima in ambito informale, poi approfondendo la valenza tattile dei vari materiali impiegati. Il curriculum dell’artista è costellato da un’ampia bibliografia e da un corposo elenco di mostre personali e collettive che hanno avuto luogo in Italia e all’estero
Inaugurazione
martedì 30 gennaio 2024 alle ore 18.00
Informazioni
sandrobongianivrspace.it
Immagine in evidenza
Giallo, 1995, Carta e pigmenti su tela, cm. 140×140