Giovanni Motta. Lost paradise

sede: Assab One (Milano).

Giovanni Motta è un pittore neo-pop-surrealista e artista digitale.
Attraverso il suo alter ego, JonnyBoy, un personaggio in stile cartoon, esplora temi legati al “bambino interiore”, indagando le emozioni primordiali.

Le sue opere mirano a creare un dialogo con lo spettatore, invitandolo a riscoprire la propria interiorità e a confrontarsi con sensazioni e stati d’animo spesso dimenticati.
Un elemento centrale della sua pratica artistica è la meditazione regressiva, che utilizza per viaggiare nel passato e trovare elementi come oggetti di transizione, scenografie e colori, da incorporare nelle sue opere.

Combinando pittura iperrealistica e arte digitale, Giovanni Motta crea mondi onirici che riflettono questa complessa interazione tra memoria e simbolismo.

Le sue opere sono state esposte in diverse gallerie e musei, tra cui il K11 Museum (Shanghai), il Museo della Permanente (Milano), La Triennale (Milano), W1 Curates (Londra), il Museo Rimoldi (Cortina d’Ampezzo), la Galleria Civica/Mart Museum (Trento), il CAFA Museum (Pechino), SA Manifattura (Cagliari, Fondazione Sardegna) e Palazzo Giustinian (Venezia/ Biennale 2022).