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Giulia Dall’Olio e Paola De Pietri. Per ogni estatico istante
venerdì 25 Settembre 2020 - giovedì 3 Dicembre 2020

sede: Galleria Studio G7 (Bologna).
cura: Irene Sofia Comi.
Il progetto propone un dialogo tra due ricerche che per la prima volta si relazionano in uno spazio comune, in un’alternanza di tempo e forma.
Il fattore relazionale, che accomuna la ricerca di due artiste di differenti generazioni e si manifesta nell’interazione tra uomo e paesaggio – sottolinea Irene Sofia Comi – nasce in realtà da premesse differenti e dà vita a esiti linguistici distinti. Se Giulia Dall’Olio presenta opere a carboncino su carta inedite dove la natura supera il formato dell’opera compiendosi in un site-specific, Paola De Pietri racconta, attraverso una serie di fotografie in bianco e nero, la pianura del fiume Po’, il paesaggio che da sempre conosce e percepisce, attraverso alberi e case, interpretandolo come se fosse un frammento di un discorso il cui senso è andato perduto nel tempo.
L’esposizione rivela inoltre come il fattore temporale, all’apparenza nascosto, sia una presenza fondamentale nelle singole ricerche: da una parte un lungo peregrinare, che si sintetizza in un attimo, dall’altra un’esecuzione a carboncino lenta e minuziosa che scava in una sedimentazione mnemonica, rapidamente cancellata dal gesto.
Giulia Dall’Olio (Bologna, 1983) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città dove attualmente vive e lavora. Infiniti dettagli e segni quasi indecifrabili prendono vita all’interno dei lavori dell’artista, si fanno metafora dell’azione antropica e conducono ad una riflessione sull’invisibile, sulla spiritualità di una Natura che muta e si evolve costantemente cercando di vincere, nel tempo, le conseguenze di questo fenomeno. L’artista espone in Italia e all’estero. É finalista nel 2020 al Premio Arte Laguna e al Premio Combat; nel 2019 espone come finalista della XX edizione del Premio Cairo a Palazzo Reale, Milano. Tra le principali esposizioni si ricordano: Suspension, Massey Klein Gallery, New York; Biennale del Disegno di Rimini; Ségnica, Traffic Gallery, Bergamo; Ad Naturam, Galerie Isabelle Lesmeister, Regensburg, Germania; Il Terzo Paesaggio, Museo di Palazzo Poggi, Bologna e Cave Naturam, MAR, Ravenna, entrambe a cura di Leonardo Regano. Suoi lavori sono già in importanti collezioni pubbliche e private; si ricorda l’acquisizione del MIA, Minneapolis Institut of Art, 2018.
Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960) vive e lavora a Reggio Emilia. Le immagini di Paola De Pietri nascono da un’attenta osservazione del paesaggio, sia esso quello urbano, oppure quello organico e vegetale della natura. Lavora fin dalle prime serie di fotografie sul rapporto dell’uomo con lo spazio nelle sue dinamiche temporali e in un continuo approfondimento dell’idea di transitorietà. Espone in numerose mostre personali e collettive, tra cui: Galleria d’Arte Moderna, Bologna; Museum of Contemporary Art, Shanghai; Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo; Le Bal, Parigi; MAXXI, Roma; La Triennale di Milano; Leopold Museum, Vienna; Mart, Rovereto; MAST, Bologna; Bozar, Bruxelles; Museion, Bolzano; Multimedia Art Museum, Mosca; Die Photographische Sammlung, Colonia. Tra i libri pubblicati si ricordano Paola De Pietri, “Quaderni della Galleria d’Arte Moderna Bologna”, Pendragon, 2001; To Face, Steidl Gottingen, 2012; Seccoumidofuoco, Linea di Confine, 2016, Istanbul New Stories, Steidl Gottingen, 2017, Improvvisamente, Quodlibet, Macerata, 2018. Nel 2009 vince il premio Albert Renger-Patzsch Prize con la serie “To Face”.
- Giulia Dall’Olio
- Paola De Pietri