Giulia Osella e Tania Marino. Narrazioni invisibili

sede: Open Art House (Ivrea, Torino).
cura: Beatrice Cordaro.

La mostra bipersonale di Giulia Osella e Tania Marino, accompagnata dal testo critico di Beatrice Cordaro, si sviluppa a partire dalla citazione
«Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi» (cit. Antoine de Saint-Exupéry)

Giulia Osella e Tania Marino, in maniera diversificata, realizzano opere piene di significati difficili da intuire nell’immediato, probabilmente per il loro linguaggio estremamente contemporaneo, astratto e concettuale.
Da un lato Giulia Osella, rappresenta l’esperienza umana e i percorsi di vita, nel tentativo di valorizzare l’imperfezione rispetto alla costante ricerca della perfezione; dall’altro Tania Marino – con la sua serie Sospensioni – effettua una ricerca sul tempo e sulla metodicità.

In una cornice aperta al contemporaneo come la galleria Open Art House di Monica Cremaschi, incubatrice di linguaggi artistici innovativi, l’esposizione bipersonale Narrazioni invisibili – a cura di Beatrice Cordaro e Monica Cremaschi – vuole invitare il pubblico a non soffermarsi su ciò che è visibile, ma provare ad affrontare una lettura più impegnata capace di andare oltre “quod apertum est”, e dunque comprendere quelle “altre cose” insiste nel profondo delle figure.

Narrazioni invisibili, inserita nel manifesto de La Grande Invasione 2024, è dimostrazione di come l’arte visiva possa coesistere con la letteratura, dando vita così ad una relazione multidisciplinare di forte interesse e impatto.

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di Giulia Osella