sede: F’Art Spazio per l’Arte Contemporanea (L’Aquila).
cura: Barbara Pavan.
Un percorso espositivo che esplora il lavoro recente di Spernazza, frutto di una ricerca da sempre orientata ad indagare attraverso l’arte la dimensione interiore dell’essere umano, la parabola tra luce e ombra dell’esistenza, le vibrazioni profonde e nascoste che legano indissolubilmente gli uomini alla natura. È un’arte del silenzio la sua, una pratica che si sottrae all’urgenza contingente dell’attualità e si fa assoluta, nutrendosi di domande che accompagnano l’umanità dall’alba del suo cammino su questa terra, innestandosi su un percorso parallelo condotto tra filosofia, poesia e letteratura e che informa la sua poetica liberandola dalla dimensione spaziale e temporale del hic et nunc a favore di una cifra universale che dialoga intimamente e personalmente con ognuno di noi.
Attraverso un linguaggio essenziale che prescinde dalla raffigurazione, dalla rappresentazione e dall’immagine di cui è saturo il nostro tempo, in una costante evoluzione formale, Giulia Spernazza sperimenta tecniche e materiali, declina in un’armonia lieve la relazione tra spazio e opera e tra quest’ultima e l’osservatore immergendo il pubblico in un’atmosfera sospesa e silente. Tra opacità e trasparenza, tra luminosità e oscurità, l’arte rende qui visibile la mutevolezza di ogni cosa e dunque la necessità di interpretare il cambiamento come condizione fondamentale dell’esistenza, di sciogliere i ‘nodi’ che ne ostacolano il placido fluire in un processo di trasformazione sempre in fieri.
Giulia Spernazza è nata a Roma nel 1979. Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Artistico, nel 2008 si laurea in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Inaugurazione
sabato 15 ottobre 2022, alle ore 17
Immagine in evidenza
L’eco del tempo, 2020. Cera su tessuto e filo 145 x 140 cm (part.)