altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento

- Questo evento è passato.
Giulio Paolini. Et in Arcadia ego
domenica 15 Ottobre 2023 - domenica 3 Marzo 2024

sede: Galleria d’Arte Moderna Achille Forti (Verona).
cura: Patrizia Nuzzo, Stefano Raimondi.
Un ritorno a Verona per Giulio Paolini, che tra il 2001 e il 2002 era stato protagonista di un’antologica a Palazzo Forti, storica sede della Galleria d’Arte Moderna. Oggi come allora, Paolini ha immaginato un percorso lirico e concettuale caratterizzato dagli elementi chiave della sua ricerca, in cui lavori inediti, concepiti per il museo veronese, dialogano con opere della collezione GAM, come L’apparizione della Vergine, presente nella raccolta civica dal 2002.
In “Et in Arcadia ego”, che dà anche il titolo ad uno dei lavori esposti, Paolini mette in scena il racconto visivo di un artista che si confronta, con rinnovata creatività, sugli “inganni” della rappresentazione – quali la copia, la mimesis, la prospettiva, elementi costanti della sua ricerca – a favore di una concettualità che rinnova la complessa scacchiera di significati attorno all’opera d’arte. Perduta la tradizionale centralità, l’opera si dispone in uno spazio scenografico in una sorta di “culla” atemporale, in cui il passato vive nel presente e si trasforma nel futuro.
Sono i titoli delle opere stesse a dettare l’evolversi di un racconto che ha inizio con l’autore, spossessato di sé e come pervaso da un’entità incerta, che percorre la Scala della Ragione, e che prosegue con Copia e originale dove il calco in gesso di una mano, in grandezza naturale, dialoga con la forma originale e perfetta dell’uovo di struzzo, nell’incertezza o nell’inversione della propria identità.
In un contesto privo di sicurezze, l’artista indaga le tracce di Una doppia vita nella suddivisione, simmetrica e contraria, di due metà dello stesso luogo. Ambiguità che si riflette anche in Dall’aurora al tramonto, dove si trovano evocate le molteplici possibilità e ragioni d’esistenza di un’opera d’arte. Tra queste rientra anche Il modello in persona, abitante emblematico ma allo stesso tempo misterioso, dello studio di un artista.
Il fulcro dell’habitat ruota attorno alla Riapparizione della Vergine, che reinterpreta L’apparizione della Vergine, lavoro datato 1995-1996, presente già in collezione civica GAM. Il lavoro si compone di due elementi disposti l’uno al suolo e l’altro a mezz’aria; sul pavimento è collocato un ingrandimento fotografico di La Sainte Vierge di Francis Picabia, mentre sospesa al soffitto pende la custodia aperta di un violoncello. Entrambi gli elementi alludono a una rivelazione potenziale, a una sublime apparizione: come dall’astuccio echeggia il suono dello strumento assente, così dall’enigmatica chiazza d’inchiostro affiora il disegno di un’ipotetica e illeggibile immagine. In occasione di Habitat, l’opera viene riproposta in una versione estesa e amplificata.
Accompagna la mostra un catalogo, a cura di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, pubblicato da Manfredi Edizioni, che verrà presentato nel mese di dicembre.
Il progetto Habitat nasce per approfondire una specifica ricerca che matura in Italia con Lucio Fontana a partire dalla fine degli anni ’40 e fiorisce in modo definitivo negli anni ’60, sviluppandosi poi con traiettorie diverse e originali fino ai giorni nostri. Sono opere che non devono essere semplicemente viste ma vissute, ambienti che vanno abitati, habitat, in cui l’opera è lo spazio stesso che viene creato e plasmato dall’artista. Attraverso questo studio dello spazio artistico trova compimento il processo di partecipazione immersiva del visitatore che è invitato ad esplorare l’ambiente e per la prima volta a “entrare” dentro un’opera d’arte.
Organizzata da Musei Civici di Verona – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e ArtVerona
Immagine in evidenza
Giulio Paolini, Scala della Ragione, 2023; Matita, matita rossa e collage su carta nera, cavalletto; Foto © Luca Vianello, Torino; Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino; © Giulio Paolini