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Giuseppe Adamo – Milan Vagač. Visione periferica
sabato 17 Marzo 2018 - venerdì 20 Aprile 2018
sede: Rizzuto Gallery (Palermo).
Alludendo col titolo alla condizione geograficamente periferica – rispetto ai grandi centri dell’arte contemporanea – nella quale entrambi gli artisti operano (Palermo e Bratislava), la mostra mette in relazione due linguaggi pittorici diversi per assetto formale e approccio processuale ma in qualche modo accomunati da un simile modo di ragionare sugli elementi identificativi della pittura.
In un immaginario zapping, verranno messe a confronto l’astrazione tecnologica di matrice modernista di Vagač e la non-astrazione disorientante e ambigua di Adamo, cercando di definirne i punti di contatto e le possibili dissonanze.
Giuseppe Adamo ragiona sul linguaggio pittorico libero da necessità narrative o di rappresentazione, muovendosi in un territorio di confine tra figurazione e astrazione. Le sue opere si presentano come superfici lisce, levigatissime, totalmente prive di spessore materico, dalle quali affiorano forme dall’aspetto tridimensionale che richiamano il mondo minerale e vegetale, ottenute mediante una pittura molto fluida, fatta di velature, trasparenze e variazioni tonali, attraverso un processo pittorico che in un certo senso imita i processi generativi della natura.
Giuseppe Adamo ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Dal 2006 partecipa a mostre collettive, e nel 2009 realizza la sua prima personale. Nel 2014 è finalista al Premio FAM Giovani per le Arti Visive, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento. Nel 2016 è impegnato in una residenza a Düsseldorf. Nello stesso anno la RizzutoGallery ospita la personale “Something”, a cura di Helga Marsala.
Milan Vagač focalizza la sua pratica sul linguaggio dell’astrazione geometrica. Esaminando le sue possibilità attraverso dipinti, disegni o oggetti, il lavoro prende avvio da forme tipiche dell’avanguardia modernista come il costruttivismo, il neoplasticismo o i movimenti funzionalisti in architettura e design. Una parte importante del suo lavoro è poi la relazione con il passato definita dalle possibilità della nostra memoria, ma anche il ruolo della pittura nell’era post-digitale e l’impatto delle nuove tecnologie sui media tradizionali.
Milan Vagač ha studiato all’Accademia di Belle Arti e Design di Bratislava. Ha conseguito un dottorato chiamato Project of lost future, incentrato sulla ricerca della memoria nell’arte contemporanea. È co-fondatore ed editore di Magazine X, dedicato al disegno contemporaneo. Nel 2011 ha ricevuto l’ESSL Art Award. Milan ha esposto le sue opere a Budapest (Chimera-Project), Praga (Karlin Halls), Vienna (museo ESSL), Tallinn (galleria VAAL) e Genova (galleria Sala Dogana).