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Giuseppe Buzzotta, Gianni Politi. Scalza
mercoledì 6 Dicembre 2017 - martedì 6 Febbraio 2018
sede: Palazzo Ziino (Palermo)
cura: Daniela Bigi e Gianna Di Piazza.
I due artisti, uno di base a Palermo ed ex studente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’altro di base a Roma, portano avanti entrambi una ricerca in ambito pittorico, avendo scelto la pittura come medium espressivo, come dimensione dalla quale esperire la realtà e come angolazione dalla quale proporre una riflessione collettiva.
“Ho sempre pensato alla pittura come una scelta da prendere solo ed esclusivamente con una certa etica politica – afferma Gianni Politi –. L’ho sempre affrontata con totalità, cercando di rendere assolutamente aderente la mia idea pittorica con il risultato della mia ricerca in studio”.
“Nella mia pittura – scrive Buzzotta – gli elementi visivi provengono da un’archeologia mnemonica della storia del pensiero umano, personale e collettiva, e sono sempre composti da una texture ricercata dentro la tradizione della pittura, perché quella superficie complessa di composti che formano la struttura pittorica di un’immagine deve essere immediatamente prossima alla percezione e deve essere estremamente prossima al sistema nervoso umano, percepita come parte del nostro corpo e delle sostanze che lo compongono”.
La costruzione di questa mostra parte da un sogno, le sale di Palazzo Ziino che si trasformano in un prato, verde, morbido, tutti camminano scalzi e si muovono tra le stanze con leggerezza e libertà. Contemporaneamente, scalza, appare una donna, la foggia delle vesti è antica, l’energia è potente, misteriosa e silenziosa si muove tra le sale. La Pittura?
L’allestimento richiama questo sogno, affronta le 10 sale del Palazzo scegliendo un colore-guida e attivando il dialogo tra i due artisti attraverso una prossimità molto accentuata.
A indirizzare la riflessione emergono in particolare alcuni temi cari ai due artisti: la costruzione e la decostruzione di un’immagine, il rapporto tra tempo della pittura e tempo storico, la superficie pittorica come dispositivo magico e come alveo per una sedimentazione mnestica.
Il risultato finale del progetto espositivo è il frutto di due settimane di workshop con un gruppo di 20 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, invitati a condividere e coadiuvare il meccanismo attraverso il quale un artista legge il proprio lavoro in relazione allo spazio espositivo ma, soprattutto, in relazione ad un pensiero altro da sé.
Giuseppe Buzzotta (Palermo, 1983) vive e lavora a Palermo. Nel 2008 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e nel 2011 è uno dei due fondatori e direttori di L’A project space, artist run space che nasce come ponte tra Palermo e l’Europa. Nel 2017 è ideatore e co-direttore di Moon, centro di ricerca per l’arte contemporanea. La sua pittura si pone come ricerca di immagini che esplorano l’assenza di separazione tra gli elementi della realtà. Oltre l’aspetto dualistico, sul confine tra il mondo fisico, reale, e quello simbolico e mnemonico, le opere hanno svariate possibilità di realizzazione tecnica, proprio nel tentativo di unificare le espressioni del fare nell’arte. Queste immagini fanno i conti col presente, che è anche intrinsecamente ricordo, giocano col tempo e le sue insensatezze. Il segno trasforma lo spazio vasto, vissuto sempre come cielo, cioè come una vastità entro la quale si osservano fenomeni conosciuti e fenomeni ignoti. Dal 2016 insegna presso il Made program Accademia Rosario Gagliardi di Siracusa. Tra i programmi di residenze cui ha preso parte: 2016, International Art Castel, Trivadrum National Gallery, Kerala, India; 2015 Ficarra Contemporary Divan Summer School con Lois Weinberger curata da Lòrànd Hegyi; 2014 Progetto Mandrione#1, Fondazione per l’Arte, Roma, a cura di Daniela Bigi; 2014 Komplot residency program, a cura di Sonia Dermience, Komplot, Bruxelles; 2013 Let It Go / Togli il fermo, Colonna Resort curato da Nari Ward e S. A. C. S Museo Riso Palermo; 2010 Real Presence 10 curato da Dobrila Denegri e Biljana Tomic, presso Militar Museum di Belgrado, Rep. Serba. Mostre personali: 2017 Scalza a cura di Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, doppia personale con Gianni Politi, Palazzo Ziino, Palermo; 2016 Indian Red, a cura di Chitra Satheesh, National Gallery of Kerala, Thiruvanathampuram, India; 2016 Moon screen, Operativa arte contemporanea, Roma; 2014 La vita rapita, doppia personale con Vincenzo Schillaci, curata da Sonia Dermience, Komplot, Bruxelles; 2013 Ente da fare, Cripta 747 Torino, Vanishing Point, Gum Studio, Torino; 2012 Terra Cotta ( E = + ), L’A project space, Palermo; nel 2011 Modulo un progetto con Vincenzo Schillaci curato da Cristian Frosi, Renato Leotta, Diego Perrone, Artissima Lido; 2009 Semper Vivum, audio / video project, RISO, Museo d’arte contemporanea della Sicilia. Tra le collettive più significative: 2017, Whatch the line while crossing, Prometeogallery di Ida Pisani; 2017 Due South, The Delaware Contemporary, a cura di Marianne Bernstein, USA; 2015 Le Declinazioni della Pittura curata da Arianna Rosica, Galleria Francesco Pantaleone, Palermo; 2014 Ah si va a Oriente curata da Daniela Bigi, Fondazione per l’Arte, Roma; 2013, Let it go / Togli il Fermo, American Academy, Roma; 2012 Orlando / September 2012; L’A – Palermo / Fondazione Brodbeck – Catania / Museo Lucio Piccolo – Ficarra / Bocs – Catania / CoCa – Modica (artisti Giuseppe Buzzotta / David Douard / Luca Francesconi / Yannic Joray / George Henry Longly / Emanuele Marcuccio / Cristoph Meier / Katja Novitskova / Andrea Romano / Vincenzo Schillaci); 2012 Associations Libres, progetto di The Dena Foundation for Contemporary Art, curato da Chiara Parisi e Nicola Setari, exhibition design Christian Frosi e Diego Perrone, La Maison Rouge – Fondation Antoine De Galibert, Parigi. Dal 2016 è rappresentato dalla Prometeogallery di Ida Pisani, Milano. Ha inoltre curato workshop e mostre, fra le quali: Moon Castello di Carini: 2017 Allegorical Humanities, Mary Zigoury e Varie dal Km Classico, Campostabile, Stefania Zocco, a cura di Daniela Bigi, Giuseppe Buzzotta e Gabriella Ciancimino L’A project: 2015 Kemonia / February 2015 Sara Enrico, 2014 / 15 Il museo delle Palme, Orto botanico di Palermo, 2013 Blu Brancaccio, Margherita Morgantin, 2012 Nacl. Helena Hladilovà / Namsal Siedlecki, 2012 Palermo Mondiale. Flavio Favelli, 2012 Danza, agosto, Benjamin Valenza, 2012 Orlando / September 2012 L’A – Palermo / Fondazione Brodbeck – Catania / Museo Lucio Piccolo – Ficarra / Bocs – Catania / CoCa – Modica.
Gianni Politi (Roma, 1986) vive e lavora a Roma. La sua ricerca è strettamente collegata a eventi autobiografici che elabora attraverso il medium pittorico. Negli ultimi anni si è concentrato sul ri-uso di materiali coinvolti in precedenza e di accadimenti casuali avvenuti nello studio. Dopo il lungo lavoro, esposto alla Galleria CO2 (Nightriding – from the studio, 2013) sulla figura di suo padre, l’artista sceglie di rimettere in discussione la sua pratica. Inizia ad esporre i risultati di tale ricerca nella mostra curata da Paola Ugolini Tra queste sale (malandrino), nel 2014, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nelle sale dell’800, mettendo in dialogo la serie di “carte intelate” con la collezione del museo. Nel maggio 2015 espone il passaggio successivo del lavoro sul riuso nella personale dal titolo Mountaintop Waterdrop presso Nomas Foundation, a Roma, in cui mostra le opere nate ricomponendo brandelli di vecchie tele precedentemente dipinte e archiviate. Dal 2016 collabora con la Galleria Lorcan O’Neill dove, nello stesso anno, inaugura la personale Painting & Sculpture. Tra le mostre personali: 2017 Bodybuilding, Mc Namara Art Project, Hong Kong (upcoming); Paintings from the old world, 56henry, New York (upcoming); Scalza a cura di Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, doppia personale con Giuseppe Buzzotta, Palazzo Ziino, Palermo; Vussuria, a cura di Daniela Bigi, Moon / Castello di Carini, Palermo; 2016 Painting & Sculpture, Galleria Lorcan O’Neill, Roma; Par tibi, Roma, Nihil, a cura di Nomas Foundation, Palatino, Roma; 2015 Enzo & Gianni / Gianni & Enzo – Sala d’aspetto a cura di Anna Musini e Elisa Penagini, doppia personale con Enzo Cucchi, Milano; Mountaintop waterdrop a cura di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni, Nomas Foundation, Roma; 2014 Tra queste sale (Malandrino), a cura di Paola Ugolini, GNAM – Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma; Giovane pittore romano, residenza a cura di Albumarte, Istituto di Cultura Italiano, Praga; NADA – Italian male painter, Pier 36 – Basketball city, New York; 2013 From the studio (Nightrider) CO2, Roma; 2012 Viva la muerte omaggio a S. Maria Gloriosa dei frari, a cura di Costanza Paissan, Biblioteca Casanatense, Roma; 2011 Le cose non saranno mai più come prima, a cura di Alessandro Facente, Palazzo Collicola, Spoleto; A brief history of pain, CO2, Roma. Tra le mostre collettive: 2017 Iconoclsh – Il conflitto delle immagini, a cura di Eddy Merckx, Museo di Castelvecchio, Verona, Inside the White Whale, a cura di Marianna Vecellio e Attilia Fattori Franchini, varie sedi, Favignana; Costellazione / Constellation, a cura di The National Exemplar Gallery, varie sedi, Roma; Apart a cura di Elisa Penagini, Milano; Vision(s), a cura di Ilaria Gianni, AAR – American Academy of Rome, Roma; 2016 Residenze #1 Flavio Favelli – Gianni Politi, a cura di Paola Ugolini, AlbumArte, Roma; There is No Place Like Home, a cura di Associazione Culturale Vitoria Gasteiz, Lungotevere San Paolo, Roma; Scarecrows, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene Domaine Sigalas, Santorini; VII Premio Fondazione VAF, MACRO Testaccio, Roma, Stadtgalerie, Kiel, Kunstsammlungen, Chemnitz; The picture club, a cura di Ilaria Gianni, Saverio Verini e Gianni Politi, AAR – American Accademy in Rome, Roma; 2015 Three Romans, Galleria Lorcan O’Neill, Roma; Il Museo delle Palme, a cura di L’A project space, Orto Botanico di Palermo; Italian and british artist meet Milan, a cura di Pietro di Lecce, The Worbench, Milano; Intruders, a cura di Gianluigi Ricuperati e Federica Bianconi, Various Locations, Venezia; Atelier Rome, a cura di AH 271 class Curating Museums and Galleries con Ilaria Gianni, John Cabot University, Roma; La scrittura degli echi, a cura di Nero, MAXXI, Roma; Club of matinee idolz, CO2, Torino; 2014 Display – Mediating Landscape a cura di Flip Project Space, Sala Murat, Bari; La XIII luna, Furini arte contemporanea, Arezzo; 2013 Il rituale del serpente, un progetto di Gianni Politi, Fondazione Pastificio Cerere, Roma; The cock-crow, CO2, Torino; Genius loci a cura di Paola Ugolini, sedi varie, Pesaro; Yellowing of the lunar consciousness, a cura di Andrea Bruciati, Galleria Massimo De Luca, Mestre / Palazzo Bonvicini, Venezia; 2012 Re-generation, a cura di Maria Alicata e Ilaria Gianni, MACRO, Roma; Teoria del valore, CO2, Roma; 2011 Su nero nero / Over black black, un progetto di Franz Paludetto, Castello di Rivara, Torino; Cabinet des dessins, a cura di Lorand Hegyi, La versiliana, Marina di Pietrasanta; Pain thing, un progetto di Gianluca Marziani, 52° Biennale di Venezia, Palazzo Zenobio degli Armeni, Venezia; In the long tunnel we are all alive, a cura di Alessandro Facente, Ex officine Rosati, Roma. Premi: 2010 Celeste Prize NY, vincitore della sezione Pittura, Brooklyn, New York.