sede: Microba (Bari).
cura: Riccardo Pavone, Marialuisa Sorrentino,.
L’idea alla base della personale si sviluppa a partire dal titolo dell’omonima canzone degli Evanescence per arrivare a una particolare riflessione sull’universalità del mondo, estrinsecata tramite l’approfondimento dell’effetto-evanescenza, e per raggiungere le profondità emozionali dell’animo e dell’essenza dell’essere umano, elementi unici e assoluti che vengono espressi attraverso il linguaggio della pittura.
Giuseppe Ghiro, nato a Bari il 6 luglio 1995, sviluppa la sua arte attraverso il medium della pittura, che pratica con un approccio intimistico e con una espressività riflessiva, rivolgendo una puntuale attenzione allo studio degli altri linguaggi visivi, in particolar modo alla fotografia. Al termine degli studi scolastici, si diploma come grafico pubblicitario; successivamente s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bari, che frequenta per quattro anni senza conseguire il titolo. Abbandonati gli studi, è protagonista di diverse iniziative espositive, tra cui due mostre personali, esperienze che alterna a periodi di viaggio, tra cui spicca quello a Parigi, metropoli in cui vive per otto mesi affinando tecniche e attitudini pittoriche.
L’esposizione delle opere di Giuseppe Ghiro, realizzata in collaborazione con
l’Associazione culturale Achrome è inserita in un programma di mostre personali organizzate da Riccardo Pavone, Marialuisa Sorrentino e Nicola Zito.
Inaugurazione
sabato 5 ottobre 2024, ore 18,30
Immagine in evidenza
(part.)