sede: Bar Galleria Strada dell’Arte (Cannero Riviera, Verbania).
Graziano Tinti, che ama definirsi pittore di tematiche e rappresentante di un moderno realismo oggettivo, presenta la sua nuova narrazione artistica in sedici quadri: una “tematica d’impulso”, come ama definirla, nata dal viaggio di un anno fa con suo figlio Giacomo nella capitale ungherese.
“La destinazione di un viaggio, non è la soglia di una nuova porta da varcare ma un nuovo modo di vedere, toccare tanti colori, sfumature, luci e scoprire colori che ancora non si conoscono.
Andare dove non c’è un sentiero imposto, ma narrato da strade semisconosciute, da persone in movimento e da improvvise scintille di luce. Un percorso emotivo, sensitivo, alla ricerca di un’immagine che è lì, dove è sempre stata, che tu ritrovi illuminata ma è dentro di te da sempre.
Attimi di divertimento e riflessione, insieme a Giacomo, mio figlio, che ha sollecitato la mia curiosità e compulsività pittorica.
Sedici immagini che raccontano un viaggio che non finirà mai”.
Graziano Tinti
Graziano Tinti è nato a Castello d’Argile (Bologna) nel 1945 e si è formato presso la Scuola d’Arte di Bologna seguendo gli insegnamenti di Vasco Bendini e Pier Achille Cuniberti. Dopo gli anni londinesi durante i quali ha frequentato l’Art School of Kensington, negli anni Settanta ha completato la sua formazione nuovamente a Bologna, facendo riferimento all’atelier di incisione di Carlo e Sergio Leoni. L’incontro con il Realismo Oggettivo avvenuto con la mostra milanese “Iperrealismo americano e Realismo europeo”, del 1971, ha arricchito le componenti della sua ricerca pittorica prevalentemente orientata alle istanze della Nuova Oggettività Tedesca e strettamente legata all’arte del passato.
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Café Central (part.)