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Guido Segni. Fino alla fine
venerdì 1 Febbraio 2019 - sabato 16 Marzo 2019
sede: Adiacenze (Bologna).
cura: Alessandra Ioalè, Marco Mancuso.
Il tempo è l’elemento su cui riflette la mostra dell’artista e attivista Guido Segni. Un momento espositivo che racconta la sua visione del tempo, la sua percezione, il modo in cui lo usiamo o potremmo usarlo in un’epoca di forte accelerazione tecnologica, crescente dipendenza dalle macchine e ossessione per il lavoro.
Analizzando il modo in cui sta cambiando la percezione collettiva del concetto di “automazione”, Guido Segni si domanda: perché perdere tempo lavorando? Non sarebbe più proficuo se un artista impiegasse quel tempo in altro modo, mentre è una macchina a lavorare per lui? Possiamo misurare il tempo non-lavorativo, che per molti sarebbe tempo perso? Al contempo, una macchina, quanto e come può imparare a fare qualcosa secondo processi di machine learning?
“Fino alla Fine” è una mostra che induce a riflettere sul rapporto tra arte, lavoro, auto sostentamento e pigrizia e mette in crisi, in ultima analisi, i sistemi di produzione dell’arte indagando lo sviluppo del gesto algoritmico nel tempo e l’importanza di ciò che lascia. La sua traccia.
Guido Segni.
Vive e lavora in Italia, all’estero e in Internet nelle intersezioni tra arte, cultura dei nuovi media e allucinazioni digitali. Co-fondatore del gruppo Les Liens Invisibles, ha esposto internazionalmente in gallerie, musei (MAXXI Rome, New School of New York, KUMU Art Museum of Talinn) e festival di arte contemporanea e nuovi media (International Venice Biennale, Piemonte Share Festival, Transmediale). Ha recentemente vinto una menzione onoraria al Festival Transmediale di Berlino (2011). Artista e Webdesigner, si occupa di arte e nuovi media dalla fine degli anni ‘90. Ha scritto articoli e recensioni per le più note riviste di settore (Neural, Digicult). Insegna all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Segue laboratori pratici e corsi di formazione legati al mondo della produzione digitale e multimediale. Ultime esposizioni: “A New Social Contract”, curated by Elena Giulia Abbiatici for Off Biennale, Cairo, November 28 – December 29 2015; “Object” Pixxelpoint media art festival curated by Igor Štromajer, Nova Gorica and Gorizia , November 27 – December 4 2015; “(in)exactitude in science” @ The Wrong: New Digital Art Biennale, curated by Filippo Lorenzin and Kamilia Kard, November 1– January 31 2016; “Ego Update. Die Zukunft der digitalen Identität” curated by Alain Bieber, NRW-Forum, Düsseldorf , September 19 – January 17 2016; “Random Access Memory” Media Art Festival, Art Museum Arad, Romania, October 17 – November 17, 2014; “Reality check” curated by Filippo Lorenzin, Spazio Ultra, Udine, October 4 – November 15 , 2014; “Pics or it didn’t happen” online solo exhibition at Hoc Gallery, July 15 – October 15, 2014; “Segni Leggeri. Internet non è per sempre” double show curated by Alessandra Ioalé at Bag Gallery, Parma, May 4 – June 4 2017.
Evento nell’ambito di Art City Segnala 2019.
Inaugurazione: Venerdì 1 febbraio alle ore 19:30.