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H.H. Lim. No, no? No. No!
lunedì 17 Aprile 2023 - venerdì 13 Ottobre 2023
sede: Gaggenau Design Elementi Hub (Milano).
cura: Sabino Maria Frassà.
Cramum e Gaggenau riportano a Milano dopo 7 anni H.H. Lim con la mostra “No, No? No. No!” a cura di Sabino Maria Frassà. La mostra apre al Gaggenau DesignElementi Hub di Milano in occasione della Design Week.
H.H. Lim, tra i più famosi artisti asiatici viventi, torna a Milano con una mostra-manifesto che indaga la solitudine dell’essere contemporaneo e la difficoltà di comunicare: “la comunicazione” spiega l’artista “è la forma più spietata di consumismo. Ogni istante nel mondo vengono pronunciate, scritte e cantate miliardi di parole. Ma cosa rimane? Cosa ci diciamo veramente? Nulla”.
Il curatore della mostra Frassà approfondisce la visione dell’artista e spiega: “H.H. Lim propone un “digiuno della parola”: A un mondo “urlato” risponde con un silenzio che riempie lo spazio. Non esiste così una lettura corretta della “parola di H.H. Lim”. Esiste un invito all’empatia a mettersi nei panni dell’altro, ad accettare che quello che ciascuno di non è solo un “punto di vista” come celebra una delle sue celebri sitting-sculpture”. Illegibile e quasi solo segno senza contenuto, essa diventa corpo universale, forma del pensiero collettivo – somma di tutti noi – a cui tendere.”
Lo spazio Gaggenau nel cuore di Milano si trasforma così in occasione della settimana più attesa dagli amanti del design in un vero e proprio incubatore di energia e contaminazione creativa, in cui le opere d’arte del noto artista sino-malese H.H. Lim si fondono con lo spirito visionario e la tradizione culturale di Gaggenau.
Ambiguità, contraddizione, gioco e ironia sono gli strumenti utilizzati dall’artista per mettere lo spettatore nelle condizioni di individuare un punto di rottura, di elaborare un pensiero critico. Per questo H.H. Lim propone un’arte lontana dal piacere estetico, che vuole essere spunto di riflessione, declinata di volta in volta attraverso medium differenti: dalla performance alla pittura, passando per la scultura e le installazioni. L’indagine sulla parola e sul linguaggio ricorre in modo diffuso nel lavoro di Lim: “No, No? No. No!”, “No word can speak”, “Boh”, “?”, “Punto di vista” sono solo alcuni dei titoli delle opere più famose dell’artista che ci conduce fino alla più cruda realtà: l’impossibilità di comunicare, come emerge nella celebre performance Red Rooms (2004) in cui Lim inchioda la propria lingua a un tavolo.
Opere che riflettono sul senso dell’epoca in cui viviamo, un momento storico in cui: “(…) la parola dei social media è diventata l’arte perfetta per una brutale e spietata propaganda il cui unico esito possibile è un profondo disprezzo dell’altro da sé e della vita” afferma l’artista, che crede invece “nella parola buona: la gentilezza, narratrice di un’armonia mai scontata o banale, quasi come una danza… che permette di sfiorare l’altro senza mai toccarlo”.
È così che H.H. Lim sceglie di azzerare tutto e ricominciare. Da dove? Da una semplice sedia. Una sedia con la seduta in alluminio su cui sono incise delle parole. Su questa, Lim invita il pubblico a sedersi e a interrogarsi per poter costruire la propria prospettiva. La mostra infatti è completata da un gruppo di oggetti-scultura, tra cui le famose sitting sculptures, che l’artista realizza fin dagli anni ‘80.
“Queste opere sono per Lim un pretesto per riflettere ancora una volta sul significato “liquido” delle parole e sul ruolo del design nella società contemporanea” afferma il curatore Sabino Maria Frassà. “In un modo giocoso e quasi infantile l’artista vuole condurre l’essere umano al ritrovamento di una connessione autentica con se stesso e con gli altri, e lo fa anche attraverso gli oggetti di design che entrano a far parte delle sue performance. Dal suo punto di vista, infatti, il design è l’arte di vivere e ha la capacità-potere di permettere al corpo di concentrarsi e allinearsi alla mente”.
Immagine in evidenza
Photo credits: ©Francesca Piovesan – Courtesy H.H. Lim, Gaggenau e Cramum