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Huang Cheng Yuan. Towards the light

sabato 8 Giugno 2024 - domenica 30 Giugno 2024

Huang Cheng Yuan. Towards the light

sede: Museo Giuseppe Scalvini – Villa Tittoni (Desio, Milano).
cura: Daniela Pronestì.

La mostra vede riunite nelle quattro sale del museo all’interno di Villa Tittoni otto imponenti tele della serie The power of the universe realizzate dall’artista taiwanese Huang Cheng Yuan tra il 2018 e il 2024 – anche a seguito del suo recente viaggio in Italia – e presentate con un allestimento che integra la visione delle opere con alcuni stralci di poesie dell’artista. Anche il titolo Towards the light è tratto, infatti, da un componimento poetico di Huang nel quale il racconto della genesi dell’ispirazione artistica si accompagna ad immagini che suggeriscono una progressiva illuminazione interiore.

«Tutta l’opera del taiwanese – spiega la curatrice Daniela Pronestì – è un continuo richiamo al bagliore di luci che ampliano la percezione della realtà, consentendo all’artista di vedere oltre e attraverso se stesso e l’apparenza delle cose». «Nel mondo agiscono poteri invisibili che regolano la nostra vita come una polvere» scrive Huang. Intercettare queste forze misteriose, riconoscerne la presenza sia in natura che dentro di sé, è un aspetto centrale nella sua opera, almeno quanto importante è per lui raggiungere in pittura lo stesso equilibrio che insegue nella vita. «Pensiero, metodo, esperienza sono aspetti che mi accompagnano nel mio lavoro – dichiara Huang – anche se non sempre bastano ad ottenere il risultato che vorrei. Ogni opera comprendere sia il bene che il male, la luce e l’ombra, ma è solo dall’armonia tra spinte opposte che può nascere qualcosa di buono, in pittura come nella vita».
«Più l’artista sperimenta le proprie debolezze – continua la curatrice –, conosce i propri limiti – “uso la pittura per misurare la profondità del mio cuore” afferma l’artista –, più la sua visione interiore si amplia e gli permette di percepirsi come “corpo spirituale” che fluttua nello spazio, sfida la gravità, attraversa il tempo ritornando indietro, all’origine del tutto, o si proietta nel futuro (I’m in the future), immaginandosi come creatura cosmica (A flower of the galaxy) o pura luce».

La presenza di un elemento architettonico a suddividere la scena in più “finestre” oppure ad ambientarla in uno spazio con pareti e fughe prospettive, indica la compresenza di dimensioni speculari – interno/esterno, corpo/spirito, percezione/coscienza – che convivono raggiungendo un equilibrio.
«Lo stesso bilanciamento è ottenuto distribuendo le figure in maniera simmetrica – chiarisce Pronestì – con una centrale protagonista e due laterali comprimarie. In particolare, l’opera The past, present and future on the crest of waves / The origin of the universe rappresenta quattro figure che accerchiano un uomo seduto al centro, unico elemento fermo in una scena per il resto dinamica. Vi si riconoscono alcune citazioni michelangiolesche dalla Creazione della Sistina, con Adamo a destra e l’indice del Creatore che dall’alto punta verso la figura centrale; a sinistra, l’atmosfera del quadro cambia anche coloristicamente, con il verde a prevaricare l’azzurro – il passaggio dalla dimensione celeste a quella terrestre – e due figure, una delle quali, quella abbozzata, non ha più nulla di “divino” ma incarna una forza malevola, “il peccato che intasa lo spirito umano da migliaia di anni” scrive l’artista».

«Siamo di fronte ad una rappresentazione dell’eterna lotta tra bene e male – chiosa la curatrice –, salvezza e dannazione, quei “poteri invisibili” di cui parla l’artista e che nella sua concezione non vanno combattuti ma accolti. Al centro di tutto – ci ricorda Huang – c’è la possibilità per l’essere umano di scegliere se rimanere nell’oscurità della carne, dell’istinto, oppure evolvere verso un’interiore fioritura spirituale». «Su quel sentiero metafisico – scrive l’artista – alla fine delle nuvole, si trova il paradiso che desidero». E altrove aggiunge: «Ricomincio da lì». Dalla luce, dalla spiritualità, dalla coscienza di sé. E dall’arte che respira all’unisono con la vita.

Mostra promossa da King Space Gallery

Inaugurazione
sabato 8 giugno ore 17.30

Immagine in evidenza
I’m in the future (2021), acrilico su tela, cm 141×309 (part.)

Dettagli

Inizio:
sabato 8 Giugno 2024
Fine:
domenica 30 Giugno 2024
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

MUSEO GIUSEPPE SCALVINI – VILLA TITTONI
Via G. M. Lampugnani, 66
Desio, Monza 20832 Italia
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