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Iconologia dell’ascesi. La spiritualità delle icone e l’opera di Malevic. Lectio magistralis di Massimo Carboni
mercoledì 10 Aprile 2019 @ 17:00
sede: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma).
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita una lectio magistralis, tenuta da Massimo Carboni, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dedicata ad approfondire il rapporto tra Malevic e la tradizione filosofica, teologica ed artistica delle icone russe, focalizzando l’attenzione su questo scambio inedito che ha portato l’artista a definire le basi del Suprematismo.
Perfettamente bilanciato tra appartenenza e modificazione, tradizione e innovazione, vi è un profondo intreccio tra l’arte sacra delle icone nella sua accesa spiritualità e l’opera del grande artista russo Kažimir Malevic, fondatore del Suprematismo, uno dei movimenti d’avanguardia più importanti e significativi della prima metà del Novecento. Il tema viene ripercorso rileggendo alcuni dei suoi dipinti più celebri tra cui il Quadrato nero -uno dei miti e dei riti di fondazione dell’arte moderno-contemporanea- parallelamente ad un testo del grande filosofo e teologo Niccolò Cusano, il De icona del 1453, che di quell’opera seminale sembra paradossalmente essere il commento anticipato.
Massimo Carboni è docente di Estetica. Si occupa principalmente dei rapporti tra filosofie e arti moderno-contemporanee. Ha pubblicato: L’Impossibile Critico. Paradosso della critica d’arte, (1985) Cesare Brandi. Teoria e esperienza dell’arte (1992); Il Sublime è Ora. Saggio sulle estetiche contemporanee (1993); Non vedi niente lì? Sentieri tra arti e filosofie del presente (1999); L’ornamentale. Tra arte e decorazione (2001); L’occhio e la pagina. Tra immagine e parola (2002); Lo stato dell’arte. L’esperienza estetica nell’era della tecnica, (2005); La mosca di Dreyer. L’opera della contingenza nelle arti (2007); Di più di tutto. Figure dell’eccesso (2009); Analfabeatles. Filosofia di una passione elementare (2012); Il genio è senza opera. Filosofie antiche e arti contemporanee (2017). Ha curato la nuova edizione di alcune tra le opere di Cesare Brandi, Gillo Dorfles, Gilles Deleuze-Félix Guattari, Theodor Adorno.