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Il libro, il segno, la tela – Mostra collettiva
giovedì 7 Febbraio 2019 - giovedì 21 Febbraio 2019
sede: Atb Associazione Cultuale (Torino).
cura: Alessia Miglioli, Alessandro Allocco.
Atb Associazione culturale e galleria d’arte presenta un progetto ispirato dal lavoro che Angela Betta Casale ha realizzato su “Le città invisibili” di Italo Calvino.
Le mostre della rassegna esporranno opere d’arte contemporanea in costante dialogo con i libri d’artista realizzati con diverse tecniche.
Da tempo la letteratura ispira talvolta la creazione delle opere visuali; in particolar modo dalle avanguardie storiche del Novecento il libro d’artista assume veste concettuale e viene addirittura teorizzato come smaterializzazione del libro consueto in una sorta di trasfigurazione e decontestualizzazione di forme e materiali che esaltino il contenuto.
Non solo un percorso letterario dunque, ma un tragitto artistico verso la creazione di un libro-oggetto d’arte, formativo, creativo, dall’alto valore culturale.
Tra i primi su questa linea i Futuristi e Marinetti in particolare con il brano “Gli indomabili” del 1922 e poi Depero, Isgrò i collagisti, i dadaisti, la mail art (arte postale), tutti accomunati da un medesimo intento destrutturalista in un alveo di nuova semantica dal forte senso simbolico e letterale. Così l’idea di Angela Betta Casale trova fondamento nelle “Città invisibili” eppur reali di Calvino e si sviluppa in decine di rivoli dedicati ad ogni forma d’arte per descrivere in ogni sua forma la metropoli, l’esistenza in stretta aggregazione con gli altri, il senso di stupore o di delusione nei confronti di un modo di vita che racconta i tempi moderni e sempre più i contemporanei.
Carla Bertola, Mariella Bogliacino, Rosa Bosco, Olga Maggiora, Fernando Montà, Alberto Vitacchio sono i protagonisti di questa prima parte della rassegna.
Questi artisti hanno sviluppato le loro opere con ricerche di notevole impatto e importanza culturale. Rappresentazione dello spazio materiale o mentale, le prerogative identitarie di una relazione con la propria storia attraverso il ricordo, l’interazione della luce con la realtà e la conoscenza empirica delle cose, il valore iconico e archetipico delle elaborazioni, il gioco materico e concettuale, sono solo alcuni spunti creativi che permettono di gettare una luce forse inedita sugli aspetti delle notevoli produzioni artistiche degli autori coinvolti e di comprenderne le valenze intellettuali.
Nelle loro opere il concetto di città invisibile, di inconoscibile dietro il reale, si trasfigura in esperienza percettiva, sensoriale; le individualità si incrociano pur senza entrare in relazione, si toccano pur senza conoscersi, si connettono pur senza integrarsi. Sono opere lontane dalla banalità, vere e proprie riflessioni condotte sul proprio sentire in un cammino concettuale attraverso un non-luogo provvisorio certo, immaginifico sicuramente eppure così reale.