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Il mondo fuori, il mondo dentro – Mostra collettiva
mercoledì 14 Maggio 2025 - martedì 3 Giugno 2025

sede: Made4art (Milano).
cura: Gigliola Foschi.
In un allestimento giocato su richiami o armonici contrasti, i lavori di questi cinque autori focalizzano l’attenzione sul rapporto tra ambiente naturale e luoghi dell’uomo, tempo e spazio, tra contesto esteriore e dimensione interiore.
Come scrive Gigliola Foschi nel testo critico dedicato alla mostra, «Pier Paolo Fassetta strappa, taglia e ricompone le sue fotografie fino a creare collage dove i paesaggi di montagna divengono inediti territori, aperti a imprevedibili viaggi dell’immaginario; Fausto Meli crea piccoli e lievi origami che, in un’atmosfera sospesa, dialogano ora con una natura nordica ora con spazi storici» per farci riflettere sul sempre più problematico rapporto con il nostro ecosistema.
Nicola Ughi ritrae vedute «dove il mare assume una consistenza fluida e immobile e dove sembrano poter accadere piccoli eventi magici, come quello di una barca a vela che sembra triplicarsi all’orizzonte», mentre Gabriele Gentile descrive «luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e, proprio in quegli spazi corrosi dall’abbandono, la fotografia, con il suo potere di fissare il visibile in uno scatto, diventa una sorta di incantesimo che li preserva dall’oblio, da ulteriori decadimenti».
Sergio Finesso, infine, osserva «con cura cose silenziose che emergono dal fondo di cassetti rimasti chiusi per anni, fotografandoli uno dopo l’altro in modo frontale e riproducendoli, con millimetrica precisione, nelle loro reali dimensioni» donando visibilità alle cose così come sono e in tal modo salvandole dall’oblio e dall’indifferenza.
Il mondo fuori, il mondo dentro, scatti che delineano il mondo, nella sua vastità come nella sua più profonda correlazione con l’essere umano.
Concludendo sempre con le parole di Gigliola Foschi: «le fotografie degli autori di questa mostra vanno controcorrente: non scattano con rapidità e distrazione usando i cellulari, non modificano nulla tramite l’Intelligenza Artificiale.
Alcuni intervengono con strappi o creazioni manuali, altri usano la fotografia per le sua possibilità di “fissare il tempo” e di presentarsi come una “traccia della realtà”: una fotografia che documenta senza alcuna proiezione interpretativa anche perché – in alcuni casi – la si lascia agire con tempi lunghi di posa, come se fosse “lei” a vedere e non il fotografo».
Autori: Pier Paolo Fassetta, Sergio Finesso, Gabriele Gentile, Fausto Meli, Nicola Ughi
Inaugurazione
mercoledì 14 maggio ore 18 – 20
Immagine in evidenza
Gabriele Gentile, serie De-sidera, Le rose che non colsi (part.)