Il prodigio. Tre donne narrano la fusione del sé con la Natura

sede: Arcadia Art Gallery (Milano).
cura: Maria Cristina Brandini.

Sonja Franceschetti, Enza Merazzi, Maria Giulia Piras tre donne, mogli, madri, lavoratrici unite da una comune profonda passione: la
Fotografia.

Non come passatempo domenicale, ma quel “sacro fuoco”, quella passione interiore che le spinge a dedicare all’arte visiva tutto il loro tempo libero, a costo di rimanere alzate di notte fino ad ora tarda pur di riuscire a curare, con estrema precisione ed attenzione, la post produzione al fine di riordinare perfettamente gli scatti realizzati.
La loro è una costante e puntuale ricerca, quasi una sperimentazione, prima di tutto introspettiva per cercare di conoscersi nell’intimo e poi per riuscire a trasmettere, senza filtri, le proprie emozioni e gli altalenanti stati d’animo, utilizzando con esperta padronanza la macchina fotografica che diviene, nelle loro mani, un mezzo da plasmare fino a raggiungere i risultati prefissi.
Tre differenti stili i loro, ma che uniti raggiungono una fusione armonica e poetica, dove le impalpabili ed eteree immagini di fiori dalle delicate tinte pastello di Enza, amante della Natura da cui trae continuamente ispirazione, sfociano e danzano lievi nei blu infiniti del mare di Maria Giulia, isolana della straordinaria terra di Sardegna, che, con la giusta luce naturale, “dipinge” questi suggestivi scorci dal bellissimo tocco pittorico.

La Natura non potrebbe essere meglio simboleggiata che da questi suoi elementi caratterizzati da profumi, colori, maestosità delle acque marine che si fondono con il cielo ed il tutto rende onore e gratitudine a qualcosa che spesso viene dimenticato o addirittura trascurato, visti i ritmi convulsi e caotici a cui ormai l’umanità è abituata.
A chiudere questa composizione d’arte e di anime incantate,  giunge potentemente la presenza di Sonja, che, con ardui ed intensi autoritratti, manifesta il proprio sè, oltrepassando filtri e limiti che la vita quotidiana impone, raggiungendo, pur con fatica e contraddizioni, una completa fusione con Madre Natura ed è immediata bellezza e sogno.
La Natura non va considerata come qualcosa da dominare da parte dell’uomo, attraverso esasperati progressi ed evoluzioni tecnologiche, ma deve palesarsi agli occhi dell’umanità come una atavica potenza amica che è in grado di apportare pace, stabilità ed equilibrio nella frenetica esistenza umana che, spesso, non consente di godere appieno del bello e dei valori più sani e limpidi.

“Ho fortemente voluto questa collettiva di sole Donne, che ritengo essere dotate di spiccata sensibilità e amore per se stesse e per l’Universo,  allo scopo di riuscire a rivelare l’agognata comunione tra l’essere umano e la Natura, perché solo con immenso rispetto verso essa e con una condivisione di intenti, la nostra vita può godere della sua magnificenza e ricavarne importanti benefici, in primis per la nostra salute psico-fisica.   Conosco da tempo le tre Fotografe, autodidatte, e le ho scelte per essere protagoniste di una mostra all’interno del circuito di Photo Festival di Milano,  perché hanno compreso che la Fotografia oltre all’estetica necessita di una profonda concettualità, per essere in grado di trasmettere un messaggio e raccontare una storia. E credo ci siano riuscite molto bene.   Ho avuto il privilegio di curare mostre per lo più di grandi fotografi, come il mio amato ed indimenticabile mentore Giovanni Gastel e molti altri,  ma sono orgogliosa e felice quando riesco ad intravedere talento e bravura tra fotografi non noti e poter lavorare con loro”.

Inaugurazione
Giovedì 12 ottobre 2023 ore 18.30

Immagine in evidenza
Enza Merazzi – Aquilegia chiara (part.)