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Il sotografo. Fotografie di Stefano Vallin (1957 – 2021)
venerdì 28 Aprile 2023 - domenica 21 Maggio 2023
sede: Scuderie di Palazzo Moroni (Padova).
cura: Marina Giacometti.
Stefano Vallin (1957- 2021) ha vissuto tutta la sua vita a Padova dove ha lavorato come fotografo a cominciare dalla fine degli anni Settanta fino al giorno della sua recente e prematura scomparsa.
Fu molto conosciuto non solo come fotografo, ma anche come giocatore di rugby e, negli ultimi anni, come volontario attivo in spedizioni umanitarie di aiuto ai profughi di diversa provenienza. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto a Padova che questa mostra vuole, in qualche modo, contribuire a colmare offrendo alla città l’opportunità di incontrare Stefano Vallin attraverso la sincera vitalità delle sue immagini.
Si tratta della prima esposizione di sue fotografie, non avendo egli mai dato peso al fatto di mostrarsi, nel corso della sua avventura professionale.
La mostra, accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo, presenta una selezione tra i migliori scatti realizzati nel corso della sua carriera. Sono tutte fotografie scattate nell’ambito di una ricerca personale capaci di restituirci lo sguardo di Stefano Vallin; sempre curioso, interessato alla vita, ovunque essa si manifesti. Filo conduttore, di fotografie scattate in luoghi, periodi e contesti tra i più vari, è l’interesse e il rispetto per le persone, tutte, nella loro unicità colte in diverse attività: il lavoro, lo svago, il quotidiano, lo sport, la sventura, la solitudine, la solidarietà.
Quello del fotografo diventa per Stefano Vallin un mestiere quando nel 1978 suo padre gli procura una licenza, rilevando il “Negozio” di Via Umberto; un mestiere che si deve inventare, in cui si forma da autodidatta e che lo catapulta, ancora ragazzo, nel mondo adulto del lavoro.
Non c’è tempo per studiare, per sperimentare, deve stare al passo con le richieste dei clienti che vanno dai matrimoni, alle fototessere, dai ritratti alle riproduzioni di collezioni d’arte, ai servizi per eventi. Di qui l’ironico appellativo di Sotografo che Stefano Vallin si è voluto dare, prendendolo a prestito da un invitato durante un matrimonio, per il fatto appunto di dover essere sottoposto al volere di una clientela.
Stefano Vallin, tuttavia, ha un’innata abilità nell’osservare il mondo e nel corso di molteplici esperienze professionali e di viaggio si è sempre ritagliato uno spazio per i “suoi” scatti personali. Non pensa di essere un artista, ma crede nella sua capacità di vedere le cose e nella necessità di coglierle, così come sono, attraverso un obbiettivo. I suoi riferimenti culturali sono i Fotografi della Magnum Photos, il bianco e nero degli anni ’30, ’40 e ’50, di Robert Capa, Elliott Erwitt, Vivian Maier; le istantanee rubate per strada, che catturano attimi unici di vita.
Dopo la chiusura di “Negozio” nel 1993, Stefano Vallin continua a lavorare come freelance, ma è l’esperienza come fotografo di cronaca presso l’agenzia Candid Camera diretta da Piero Rinaldi, che incide molto nel suo stile che matura e acquisisce sicurezza, pur vivendo in pieno il difficile passaggio dall’analogico al digitale, alla fine degli anni ‘90.
Inaugurazione
28 aprile, ore 18.00
Immagine in evidenza
(part.)