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Il viaggio a Reims. Memorie di uno spettacolo
mercoledì 27 Marzo 2019 - domenica 5 Maggio 2019
sede: Museo internazionale e biblioteca della musica (Bologna).
cura: Giuseppina Benassati, Roberta Cristofori.
In proseguimento delle celebrazioni per il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini che hanno costellato l’intero 2018 di eventi organizzati in ogni parte del mondo, la mostra celebra quello che il giudizio storico della critica riconosce come uno dei maggiori spettacoli del Novecento: il dramma giocoso in un atto Il viaggio a Reims realizzato in prima rappresentazione all’Auditorium Pedrotti di Pesaro nel 1984 con la direzione di Claudio Abbado, la regia di Luca Ronconi e le scene di Gae Aulenti, poi riproposto al Teatro Comunale di Ferrara nel 1992 con lo stesso Abbado alla guida della Chamber Orchestra of Europe e di un cast di altissimo livello.
“Il viaggio a Reims” è tra le opere di Rossini ad essere ‘riscoperta’ nel 1984 da Philip Gosset e Janet Johnson che, in occasione del Rossini Opera Festival, ne affidarono la messa in scena a Claudio Abbado, Luca Ronconi e Gae Aulenti, artefici di uno spettacolo straordinario rappresentato, dopo il successo di Pesaro, sui palcoscenici internazionali. Nel 1992 Ferrara, che vedeva il crescere della neonata manifestazione Ferrara Musica, colse al volo l’occasione e realizzò una ripresa memorabile per la trionfale sintassi teatrale.
Il nucleo principale della mostra si compone di una selezione di 32 immagini fotografiche, tra gigantografie e formati più piccoli, realizzate da Marco Caselli Nirmal durante la recita del 1992, che ritraggono i tre protagonisti dello spettacolo, insieme alle maestranze, agli orchestrali e a un cast che annoverava eccellenze quali Cecilia Gasdia, Ruggero Raimondi, Carlos Chausson, Lucia Valentini Terrani, Enzo Dara, Cheryl Studer, Frank Lopardo, William Matteuzzi e Lucio Gallo sino ad arrivare a Placido Domingo.
Le istantanee colte durante le prove raccontano il lavoro dietro le quinte, gli allestimenti scenici, i confronti ed i dialoghi tra direttore e i cantanti, tra regista e autore degli allestimenti, geniali creatori e amici di lungo corso, mirando così alla documentazione del processo di creazione dello spettacolo e del lavoro quotidiano all’interno di un teatro durante la progettazione e realizzazione di esso. Notevoli i ritratti di Claudio Abbado – Marco Caselli Nirmal ne è stato fotografo per oltre vent’anni – e di Luca Ronconi, regista geniale, innovativo e profondo conoscitore del teatro e del suo funzionamento.
Gli scatti sono stati selezionati da un fondo di circa 2.800 fotografie che oggi appartiene allo straordinario Archivio del Teatro Comunale di Ferrara. Composto da oltre 250.000 immagini, questo patrimonio è stato oggetto di un recente progetto di catalogazione e digitalizzazione, finanziato e coordinato dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna che lo ha reso consultabile su web attraverso l’OPAC del Polo bibliotecario ferrarese.
Oltre all’esposizione di 5 bozzetti disegnati da Gae Aulenti per le scenografie, un video con ulteriore materiale fotografico e l’installazione del cavallo e della carrozza originali realizzati per la scenografia, già presentati a Ferrara, la tappa bolognese si arricchisce di una nuova sezione di immagini, opera dello stesso Caselli Nirmal, dedicate allo spettacolo andato in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 2001 sotto la direzione di Daniele Gatti.
Una naturale integrazione alla mostra viene inoltre offerta dalle collezioni del museo al primo piano di Palazzo Sanguinetti, in “uno spazio che vede Rossini muoversi di stanza in stanza fra strumenti musicali, ripiani e bacheche” come suggerisce il presidente dell’Istituzione Bologna Musei Roberto Grandi. In particolare, la figura di Gioachino Rossini si incontra nella sala 7 del percorso espositivo dove, accanto a documenti e oggetti personali che documentano lo stretto legame del compositore con Bologna, si trova esposto il libretto di Luigi Balocchi de Il viaggio a Reims ispirato da Corinna o l’Italia di Madame de Staël. Composta per l’incoronazione di Carlo X Re di Francia, l’opera venne eseguita per la prima volta a Parigi nel Théâtre Italien il 19 giugno 1825.
Le preziose memorie di quest’opera rossiniana scomparsa e ritrovata rivivono in un catalogo (Longo Editore), curato da Giuseppina Benassati e Roberta Cristofori, che contiene la riproduzione di 85 immagini fotografiche di Marco Caselli Nirmal, 6 bozzetti di scena disegnati da Gae Aulenti e i programmi di sala delle edizioni di Ferrara (1992) e Bologna (2001). Un ricco apparato di testi è inoltre costituito da una presentazione di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna; una preziosa introduzione di Vittorio Emiliani, autore della più aggiornata e accattivante biografia del genio pesarese; le presentazioni di Marino Pedroni, direttore del Teatro Comunale di Ferrara e di Roberto Grandi, presidente dell’Istituzione Bologna Musei; gli scritti della costumista figlia di Gae Aulenti, Giovanna Buzzi, e di Gianfranco Mariotti, presidente onorario del Rossini Opera Festival di Pesaro, e interviste rilasciate da Alessandra Abbado e dal soprano Cecilia Gasdia, oggi sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona.
Evento promosso da Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Associazione Ferrara Musica e Istituzione Bologna Musei – Museo internazionale e biblioteca della musica.
Inaugurazione: mercoledì 27 marzo alle ore 18