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Ileana Benati Mura. Pennellate di storia
lunedì 4 Febbraio 2019 - domenica 17 Febbraio 2019
sede: 9m2 Gallery (Morcote).
Oggetti d’uso comune che divengono pezzi d’arte e che, a volte, da oggetti d’arte tornano ad essere pezzi d’uso comune. La decorazione della ceramica è antica quanto l’uomo che, da sempre, marchia il quotidiano con un proprio segno distintivo, con il quale cerca di fissare la memoria degli eventi o semplicemente aggiunge solennità e significato ai gesti d’ogni giorno. Per questo lo studio della ceramica non ha soltanto un valore fine a se stesso ma permette di comprendere, per riflesso, molti aspetti delle società antiche.
Allo stesso modo le decorazioni offrono elementi utili a comprendere aspetti importanti dell’antropologia del mondo antico, aspetti legati appunto alla quotidianità. Non è raro poi che anche la filologia classica si appelli alla ceramica antica nella ricostruzione e nell’esegesi del mito.
Ogni volta che Benati Mura trasforma una bianca stoviglia in un attimo senza tempo, entra in scena tutto il fascino di questa secolare arte. Si riprendono i disegni e i motivi decorativi della storia e delle mode dei secoli passati per ricrearli sull’oggetto smaltato.
Nelle ceramiche e nelle porcellane decorate da Ileana Benati Mura c’è la storia dell’uomo, un viaggio senza tempo che non segue una logica evolutiva ma spazia qua e la tra epoche passate e remote in relazione a ciò ch’ella vive o fa nel suo presente. Ileana Benati Mura trae diletto dalla sua passione artistica e ne fa un mezzo per la propria crescita umana e professionale.
Ma di fatto il tratto è tecnicamente preciso e minuzioso, i temi proposti rivelano una continua e appassionata ricerca della corrispondenza storica, la quale, unita ad una propria particolare conoscenza delle tecniche di cottura, fa di ogni opera un pezzo unico. Ogni sua opera (piatto, vaso, scatola, ma gli oggetti possono essere infiniti) può essere considerata, se vogliamo, come una tappa intermedia di un cammino artistico e umano caratterizzato da una sensibilità ed una coerenza non comuni, tanto da rendersi gradito in egual misura agli occhi come al cuore.
Walter Ghidini
“Milanese di nascita, ma insubrica d’adozione, mi sono formata e ho lavorato tra Milano, Como ed il Canton Ticino (dove attualmente risiedo). Ho sempre apprezzato, quelle che sono erroneamente definite “arti minori”: elaborazioni creative di oggetti del quotidiano, per questo, forse, meno eclatanti, ma più “vissute”. Fin dall’inizio della mia attività, il mio obbiettivo è stato quello di trasformare oggetti di uso comune, facendone mutare l’essenza, in produzioni artistiche uniche, che si leghino al passato nello stile, ma fortemente ancorate al presente nelle tecniche e, spesso, anche nelle forme. Ritengo che la decorazione della ceramica non debba mai essere “copiata” da modelli storici, ma rielaborata secondo i gusti e la creatività personali, mantenendo, comunque, saldi i canoni artistici dell’epoca di riferimento. Dapprima l’arte orientale, poi quella europea dal XVI al XVIII secolo… così si è sviluppata la mia produzione. Ogni pezzo era, ed è, unico: l’artista è un visionario, davanti all’oggetto bianco (che sia esso un vaso o una tela), vede, o forse, meglio, sente, ciò che lo farà vivere, la pittura che gli darà un’anima. Sono seguite le mostre e l’insegnamento. Considero, infatti, un grande privilegio trasmettere ad altri ciò che, in trent’anni di attività, ho acquisito.
Ileana Benati Mura