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Immateriale-Corpo-Immateriale – Mostra collettiva
giovedì 12 Maggio 2022 - sabato 16 Luglio 2022
sede: Studio La Linea Verticale (Bologna).
Studio la Linea Verticale inaugura la propria sede con la collettiva “Immateriale- Corpo-Immateriale”.
Sette artisti, Ludovico Bomben, Alberto Colliva, Vale Palmi, Armenia Panfolklorica, Quatriéme Paysage, Flavia Tritto, Claudio Valerio, in dialogo con i testi critici di Tatiana Basso, Antongiulio Vergine e Maria Chiara Wang.
Il titolo, illustrato nel manifesto, compone un diagramma dove, come su una linea d’orizzonte, sono dispiegati i 7 artisti in mostra, al pari di soldati che custodiscono i segreti delle leggi dell’Universo. Secondo un ordine che dall’Immateriale prende Corpo al centro per poi dissolversi nuovamente nell’Immateriale, la linea viene curvata al punto da diventare un cerchio immaginifico.
Generazioni a confronto che attraverso i principali linguaggi delle arti visive – scultura, disegno, fotografia, arte digitale, video, pittura – rispondono alle domande che da sempre accompagnano l’umanità: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Immateriale-Corpo- Immateriale.
Ludovico Bomben (Pordenone 1982) si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua ricerca si concentra nello studio dei rapporti tra materiale, linguaggio, forma e concetto. Attraverso una ricerca sui simboli, tra proporzioni auree e rigore formale, offre una ridefinizione dell’immagine sacra nel contemporaneo, mescolando antiche tradizioni a materiali industriali di nuova generazione.
Alberto Colliva (Castel d’Argile 1943). La sua carriera inizia nella metà degli anni ‘60, ma è dagli anni ’80 che introduce nelle sue tele un elemento di sostanziale novità: la figura umana. Nel mondo immaginario dell’artista non vi è nulla di certo: luci violente connesse a cromie sprezzanti, intimiste e al contempo angosciose. La sua pittura “è un’archeologia infernale”, caratterizzata da “un mordente di paura, di interiorizzazione e di follia”.
Vale Palmi (Bologna 1994) si è formata all’Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua ricerca è un percorso ascendente, un’attenta indagine su uno dei grandi temi dell’umanità: La Morte e la potenziale Vita dopo la Morte che si sviluppa nell’Aldilà. L’arte è un metodo non convenzionale di conoscenza ed è il mezzo privilegiato per sondare lo stato della Coscienza umana.
Armenia Panfolklorica (Ragusa 1986) la sua formazione avviene all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Indaga, attraverso la sua arte, il folclore della sua terra d’origine, la Sicilia, rapportata visionariamente alle tradizioni di culture geograficamente lontane. Questo suo approccio trova piena realizzazione in una ricca ricerca sul sincretismo, fulcro dei suoi ultimi esperimenti artistici.
Quatrième Paysage (Lucrezia Negrini, Samir Sayed Sbdellattef) nasce nel 2020 come duo artistico radicato nella pratica digitale e al contempo rivolto verso approcci intermediali: in un contesto retorico che fatica a liberarsi del dicotomico pre-concetto reale/virtuale, Quatrième Paysage agisce considerando quello digitale un ambiente concreto, intimamente connesso all’ambiente materico abitato da oggetti – animati e inanimati – tangibili.
Flavia Tritto (Bari 1994) consegue il master in Fine Art presso il Central Saint Martins di Londra. Attraverso video, installazioni, performance e arte partecipativa, indaga i temi della (inter-)soggettività, dell’individualità e della (auto-)percezione, al fine di sfidare le loro dinamiche, esplorare la loro possibilità di cambiamento e svelare le nostre molteplicità nascoste e possibili: propone modi alternativi di percezione del sé.
Claudio Valerio (Popoli 1991) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e di Bologna. La sua ricerca artistica pone particolare attenzione alla pittura, vista come la possibilità di cogliere l’immagine nascente, quella che può emergere dalla condizione amorfa delle sostanze. L’artista cerca di abbattere la distinzione tra fisicità e apparenza per costruire un immaginario reale.
Informazioni
392 082 95 58
Immagine in evidenza
Ludovico Bomben, Uovo con fendente 2, alluminio e acciaio, 11,9×9 cm, 2021. Ph Simona Arnone