sede: Palazzo Barolo (Torino).
Aubrey Beardsley, l’artista che con le sue illustrazioni in bianco e nero conquistò l’Europa di fine Ottocento, è il protagonista dell’evento collaterale che la mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ospita questo weekend.
A parlare di lui e del suo amore per l’arte giapponese, nelle sale dell’esposizione in corso a Palazzo Barolo a Torino, sarà Gino Scatasta, docente del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne presso l’Università di Bologna, che domenica 5 maggio, alle 11.30, terrà la conferenza “Il giapponismo di Aubrey Beardsley. «Something suggestive of Japan»?”.
Nato a Brighton nel 1872, Aubrey Beardsley intraprese la carriera di disegnatore professionista grazie all’incontro con Edward Burne-Jones, figura centrale del preraffaellismo, e fu proprio questo movimento ad influenzare la sua prima produzione artistica. In poco tempo riscosse un enorme successo, grazie alla commissione per illustrare La Morte di Artù di Sir Thomas Malory, arrivata nel 1892, e ai disegni per la Salomè di Oscar Wilde, che per i loro contenuti erotici fecero tuttavia gridare allo scandalo nell’Inghilterra vittoriana.
In Beardsley il giapponismo, che sembrava non avere attrattiva sugli artisti inglesi, fu invece un’esperienza proficua e vivificante. Gino Scatasta ci illustrerà come la conoscenza delle stampe giapponesi, di cui fu devoto collezionista, abbia influenzato profondamente la sua arte, contribuendo alla formazione di quello stile grottesco e provocatorio che lo avrebbe reso così famoso e apprezzato anche tra le generazioni future. Aubrey morì giovanissimo di tubercolosi, a soli venticinque anni, lasciando però un’impronta indelebile nel mondo artistico e intellettuale.
Gli eventi collaterali di “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” sono gratuiti per i visitatori della mostra con il biglietto valido per il giorno dell’evento.
Per parteciparvi occorre comunque prenotarsi scrivendo alla email info@vertigosyndrome.it
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