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Ivano Troisi. Riflessioni
venerdì 25 Ottobre 2024 - sabato 7 Dicembre 2024
sede: Boccanera Gallery (Trento).
Il lavoro di Ivano Troisi (Salerno, 1984) parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei processi che ne caratterizzano le trasformazioni e mutazioni.
La natura è oggetto di un processo di contemplazione, che successivamente diventa di documentazione, per risolversi in un meccanismo conoscitivo e scientifico.
Giorgia Lucchi Boccanera incontra Ivano Troisi per la prima volta più di dieci anni fa ad Ancona in occasione della “Mediterranea 16 young artists Biennial”. Colpita dalle sue opere lo segue a distanza per alcuni anni e lo invita quindi alla collettiva “Cave canem”, mostra organizzata dalla stessa Boccanera Gallery a Trento nel 2019. Dopo l’ultimo contatto avvenuto nel 2023, il dialogo e lo scambio tra artista e gallerista si fanno più frequenti e intensi, fino a trovare la loro concretizzazione nella prima personale di Troisi presso Boccanera Gallery dal titolo “Riflessioni”.
Troisi osserva, contempla, cammina nei luoghi che poi trasformerà nelle sue opere, respirandoli e sentendone le energie, in un processo di conoscenza e appropriazione della realtà che lo circonda, fino a convertirla in forma.
“In genere, quando realizzo un’opera o una mostra (soprattutto se è in un luogo che non ho mai visto), cerco di creare un legame con il posto, sia fisicamente che energeticamente. Questo è il motivo per cui avevo bisogno di venire a Trento. All’inizio avevo pensato di lavorare sull’Adige, ma quando sono arrivato in Trentino sono rimasto affascinato dalla sua natura e ho ricevuto tanti stimoli. In seguito, confrontandomi sui vari aspetti per la realizzazione della mostra, Giorgia Lucchi Boccanera mi ha raccontato del suo paese di origine, Levico, dei due laghi e del fiume Brenta. Grazie al suo racconto di questi nuovi luoghi da visitare, ho messo a fuoco il mio obiettivo: camminare ed esplorare questa natura a me sconosciuta e omaggiare le origini della gallerista. Ho quindi camminato nel verde, mi sono perso nei boschi e ho scoperto una cultura di rispetto verso la natura. Ho deciso di celebrare questi luoghi, che in poco tempo mi hanno ispirato, facendo varie riflessioni sul lago di Levico e il fiume Brenta, le acque calde e cristalline e la vegetazione che dona conforto, riparo e nutrimento all’ecosistema, contribuendo a creare un equilibrio dettato da quello che i greci definivano sinallagma. Rientrato in studio ho progettato alcuni lavori site-specific, riproducendo degli elementi che invitano a riflettere, evocando questa forma di equilibrio. ” – racconta Ivano Troisi.
Nella mostra questo concetto di equilibrio viene reso attraverso varie opere scultoree e installazioni, che intendono far riflettere le persone sul dare e ricevere della natura. Centrale nelle opere presentate alla mostra è l’elemento dell’acqua, necessaria per la sopravvivenza ed elemento spesso presente nelle indagini dell’artista durante il processo creativo. In due delle quattro opere in mostra l’acqua è fisicamente inserita in vasche, mentre nelle altre viene realizzata con una lastra di acciaio inox a specchio. L’acqua scende a valle attraverso canali di drenaggio e alimenta il lago e il terreno (dare). Dalle vasche in metallo, che contengono all’interno l’acqua del lago di Levico (che verrà poi restituita alla natura), crescono e si alimentano dei rami/radici in ottone (il colore oro è simbolo del sole e di elevazione). Gli elementi pescano nell’acqua del lago e si nutrono, e a loro volta nutrono e danno riparo alla fauna, riflettono, emergono, si immergono nell’acqua, creando una circolarità (ricevere).
L’acqua inoltre ha proprietà riflettenti. Nei laghi, in particolare, la superficie delle acque è liscia e ferma. “Questo consente di avere una visione del mondo, in cui questo viene riflesso e tutto viene ribaltato e raddoppiato, ecco l’equilibrio, la simmetria. Quello è il concetto che vorrei fare arrivare: noi siamo il riflesso di quello che facciamo. Questo è anche il motivo per cui la mostra ha il titolo Riflessioni. ” – così Ivano Trosi spiega il titolo della sua prima personale presso Boccanera Gallery Trento. L’equilibrio formale che comunica l’artista all’interno della mostra viene dato anche dal ritmo di vuoti e di pieni, di luce e di buio, in varie installazioni che ci riportano nei boschi e ricalcano i profili delle montagne. Ecco che una sorta di bassorilievo, creato con assi di legno, riesce a restituire questo concetto attraverso l’intervallo della luce tra un albero e l’altro.
Immagine in evidenza
Ivano Troisi, scoperta, 2024, acciaio inox e pietra, cm 59x35x8 cm