sede: Museo archeologico di Santa Scolastica (Bari).
cura: Galleria Alessandra Bonomo.
Il Museo Archeologico di Santa Scolastica a Bari ospita la mostra “Oblique magie del tempo” con opere site-specific di Jose´ Angelino e Tristano di Robilant realizzate per gli ambienti del museo, recentemente rinnovati.
Il titolo della mostra “Oblique magie del tempo” è tratto da un verso del poeta Vincenzo Cardarelli e fa emergere la volontà da parte degli artisti di superare i confini temporali creando nessi tra i ritrovamenti archeologici e le opere.
I due artisti progettano una installazione nelle aree degli scavi, studiando il sito e riferendosi alla collezione del Museo, collocando le loro opere in modo da mettere in luce le aree ancora da scoprire, sottolineando alcuni siti e generando connessioni fra gli antichi reperti greci, le strutture medievali e i loro lavori.
Jose´ Angelino illuminerà lo spazio attraverso delle traiettorie luminose con l’intento di dirigere lo sguardo verso elementi significativi del luogo, secondo una traccia che permette alle ceramiche, alle terrecotte e alle fusioni in vetro colorate di Tristano di Robilant di risaltare all’interno dello spazio in modo complementare.
L’intervento di Angelino consiste nell’inserimento di un’opera mobile in vetro, ottone, gas Argon e gas Neon, collocata nella parte centrale del chiostro, da cui sarà emessa la pulsazione naturale della Terra, frequenze della risonanza di Schumann, e di dispositivi realizzati utilizzando materiali inerti e naturali in grado di captare e amplificare le vibrazioni dell’ambiente circostante.
I lavori in ceramica e vetro di Tristano di Robilant seguono e intervallano il percorso museale, creando un equilibrio fra luce, colore e strutture geometriche, suggerendo forme e profili primitivi. La purezza del vetro, unita alle qualità plasmabili della terracotta, contribuisce a creare un’atmosfera ancestrale in cui le sculture segnano e scandiscono il cammino del visitatore.
Il catalogo della mostra conterrà un testo critico di Lorenzo Madaro e le immagini delle opere allestite nel Museo.
Josè Angelino (Ragusa, 1977) vive e lavora a Roma. Laureato in Fisica con una tesi di laurea sulla “Codificazione di stimoli visivi svolta da una rete neurale”.
Tristano di Robilant (Londra, 1964) vive e lavora a Ripabianca. Dopo essersi diplomato alla University of California – Santa Cruz, nel corso degli anni ha sperimentato con diversi materiali: ceramica, bronzo, alluminio e vetro, lavorando anche con il disegno, la fotografia e la scrittura.
Immagine in evidenza
Tristano di Robilant – Vox Clamantis in deserto – 2022 – ceramica smaltata – ph S Mattaiolo – courtesy Galleria Alessandra Bonomo