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Karin Monschauer. Tessitura di forme e colori
sabato 3 Maggio 2025 - giovedì 22 Maggio 2025

sede: Galleria d’Arte Contemporanea Studio C (Piacenza).
Attraverso la pittura Karin Monschauer esprime le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue ansie e i problemi dei nostri giorni, quelli umani, sociali ed esistenziali. La pittura, dunque, come elemento fondamentale di vita, strumento indispensabile per comunicare e trasmettere idee, pensieri e messaggi. Un impegno creativo, quello della nostra artista, non condizionato dalle mode del momento ma che, al contrario, segue solo ed esclusivamente il filo delle sue emozioni e delle sue sensazioni, del suo “fare artistico” e che si traduce quindi in un eclettismo stilistico ed in un sincretismo pittorico che le consentono di attingere liberamente da più parti e/o dai più svariati Movimenti artistici della nostra contemporaneità conservando sempre intatta la sua autonomia e libertà espressiva, la sua forza interiore e personalità.
Così nella sua vasta produzione troviamo presenti tantissime e diversificate tecniche, dal disegno al pastello, dalla pittura ad olio al mosaico, dal ricamo all’arte digitale. Certamente Karin ha sentito il fascino dell’Astrattismo Geometrico dove si annulla ogni riferimento con il reale, dove tutto diventa forma e colore e la sua ricerca si è dunque rivolta pienamente alla costruzione geometrica delle forme, alla luce e al colore intesi come protagonisti quasi assoluti delle sue costruzioni. Un ricerca lunga e costante, quella di Karin, portata avanti con metodo e rigore quasi scientifici, seguendo sempre il filo diretto dei suoi pensieri, del suo linguaggio, del suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica. Le sue opere attuali si presentano allora come un armonico insieme di forme e colori al cui interno scorrono segni, percorsi e traiettorie dove si uniscono cuore e ragione, riflessione e sentimento. In esse c’è sempre grande attenzione alla geometria, alla costruzione e al movimento astratto delle forme che si rincorrono sui supporti in un gioco straordinario e piacevole fatto di incastri e sovrapposizioni, di improvvise interruzioni e ripartenze.
Piet Mondrian e a Paul Klee, al Costruttivismo e al Neoplasticismo, ma Karin si affranca da tutto questo per il suo scatto inventivo, per la sua lucida e fervida creatività capace di rompere i freddi schemi della geometria e rendersi completamente autonomo, libero e personale.
Luciano Carini
Inaugurazione
sabato 3 maggio, alle ore 18
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