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Kunstrasen. Art healing / Healing art

domenica 19 Marzo 2023 - venerdƬ 14 Aprile 2023
Kunstrasen. Art healing / Healing art

sede: Exclusive Urban Art (Roma).
cura: Federico Veneziani, Nicole Calò.

Nato nel 1979 in Germania, Kunstrasen ĆØ uno stencil artist che deriva il suo nome dal termine tedesco per “Astroturf”.
Inoltre, ha creato un gioco di parole con “kunst” = arte e “rasen” = eccesso di velocitĆ  in tedesco.
Dopo la scuola, si ĆØ trasferito in Canada e, successivamente, nel Regno Unito per l’universitĆ .
Studia e lavora nel design fino a fare dell’hobby dello stencil una professione.
Ora ĆØ tornato in Germania, dove si appresta a realizzare la sua unica e particolare arte.

Lo scopo dietro l’arte di Kunstasen ĆØ la continua ricerca di autenticitĆ , con uno sguardo costantemente critico nei confronti della societĆ  contemporanea e del suo sistema economico.
Il suo stile, con riferimenti culturali mainstream, gioca con la satira tagliente e le tecniche peculiari.
L’esposizione avrĆ  il titolo di “Art Healing/Healing Art” come a voler sottolineare l’azione curativa dell’arte.
Attraverso di essa possiamo far entrare la nostra anima in un processo di guarigione, una redenzione fatta di colori, emozioni e tecnica.
Cosa meglio dell’arte, in tutte le sue forme, ci permette di esprimere quello che proviamo e/o ci permette di provare a trarne qualcosa di concretamente positivo?
L’artista ha scelto questo titolo anche per la versatilitĆ  con cui esso potrebbe essere percepito dal pubblico.
Tutti tendiamo a vedere nell’arte ciò che ne vogliamo trarre, che può essere un’azione guaritrice, una sensazione, un’emozione o anche uno sfogo.
Per questo, abbiamo tutti una visione diversa di essa ed ĆØ giusto che sia celebrata in tutte le sue varianti.

La mostra presenterĆ  un numero abbastanza elevato di opere, che variano nella tipologia, ma soprattutto nella dimensione.
Kunstrasen ha scelto appositamente una serie di immagini che ha ripetuto più volte, creando così dei pezzi creativi e personalissimi.
Saranno presenti 26 tele, principalmente di dimensione 70 x 70 cm, costituite da cinque immagini ultimate in colori e edizioni differenti.
Vale la pena citare “She Loves Me, She Loves Me Not, She Loves Me!” in cui l’artista ha rappresentato un uomo incappucciato che si appresta a staccare i petali di un fiore, realizzati in colori diversi in base all’edizione dell’opera, per giocare a “m’ama, non m’ama”.
Sembra quasi un ritorno all’infanzia, la ricerca di una spensieratezza romantica che, crescendo, tende a dissolversi.
Quest’opera sarĆ  presentata in ben otto diverse varianti, divise in due gruppi in base al colore di fondo della tela: bianca e nera.
Un altro pezzo molto interessante ĆØ “Scars” dove il graffio, realizzato realmente sulla tela dall’artista, ĆØ un gesto simbolo per indicare come, nella tendenza a farci del male, tendiamo a colpire anche chi abbiamo vicino.
L’azione di squarciare la tela, di origine “fontaniana”, ĆØ appunto un omaggio a uno dei più grandi geni dell’arte contemporanea.
Saranno poi esposte sedici semi-minis, cioĆØ di dimensione 30 x 30 cm, che hanno come soggetto una bambina che tiene tra le mani il pianeta Terra, dipinto sottoforma di cuore rosso.
Il titolo “Love The World You Live In” permette di comprendere perfettamente il messaggio dietro queste opere.
Prendersi cura del mondo in cui si vive ed amarlo è una scelta consapevole ed altruista, un esempio per chiunque stia vivendo un momento ambientale così delicato.
Si troveranno esposte anche sette serie da otto mini canvases (15 x 15 cm) l’una, tutte con un colore di sfondo diverso dalle altre, come anche le semi-minis prima citate.
Qui sarĆ  possibile rivede alcune immagini giĆ  presenti nelle tele grandi, come “Scars” o “Inner Void”.
Quest’ultima ĆØ molto suggestiva perchĆ© ritorna la figura dell’uomo con il cappuccio che, in questo caso, allarga con le mani lo squarcio che gli si apre nella parte centrale del busto.
ƈ un “vuoto interiore”, come ci suggerisce il titolo, e lo spettatore può trarne la conclusione che meglio crede, soprattutto in base alle sensazioni che quest’opera potrebbe donargli.
Per concludere, vanno menzionate le tre cardboards e l’opera su legno che saranno presenti all’esposizione.
Un esempio ĆØ “Art Rodeo 2” in cui l’iconico cane di Keith Haring ĆØ “cavalcato” da una coppia di writers che si apprestano a dipingere, idealmente, l’intero cartoncino.
Sul pannello di legno ritroviamo invece l’immagine di “She Loves Me, She Loves Me Not, She Loves Me!”, molto interessante se consideriamo la “tela” su cui ĆØ rappresentata.

Dettagli

Luogo

  • EXCLUSIVE URBAN ART
  • Via della Reginella, 1a
    Roma, 00186 Italia
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