sede: MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo (L’Aquila).
cura: Lucia Arbace.
C’è un gesto, il più antico del mondo, che è nato dalle donne e racchiude il transito, da un tempo all’altro, dei lattantiche si svezzano e crescono.
Il prodigio del latte, e della madre che perpetua nell’abbraccio dell’allattamento la sacralità della vita, è un archetipo prestato a varie modalità interpretative.
La via lattea si formò da un fiotto di latte di Giunone mentre allattava Ercole e le gocce fecero spuntare gigli.
La Dea madre Iside tiene Horus sulle ginocchia e lo allatta indossando la corona della Regina del Cielo che richiama, nella sua statica iconografia, il soggetto delle Madonne Lactans, le Madonne medievali oggetto della mostra al MuNDA, il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, che sono la rappresentazione più alta dell’umanizzazione del sacro e segnano il passaggio da una religiosità lontana, aulica, ad una più vicina, quotidiana nel quale riconoscere i propri, antichi, gesti.
La mostra affronta il primordiale tema della fecondità con le terracotte di Capua, Ercolano, Chieti, con le rare icone del XIII secolo dalle antiche abbazie abruzzesi, con reperti dell’antico Egitto, provenienti dal Museo Archeologico di Napoli, con dipinti rinascimentali, con le floride popolane del seicentesco presepe Antinori ed infine con i votivi in maiolica di Castelli.