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La natura morta – Edizione 2024. Mostra collettiva

sabato 27 Aprile 2024 - mercoledì 8 Maggio 2024

La natura morta - Edizione 2024. Mostra collettiva

sede: GAMeC Centro Arte Moderna (Pisa).
cura: Massimiliano Sbrana.

La “natura morta”, termine che risale al tardo Rinascimento, rappresenta un genere artistico che ha attraversato i secoli, evolvendosi e adattandosi alle varie correnti culturali e artistiche.
Originariamente utilizzato per descrivere opere che ritraggono oggetti inanimati, il termine ha assunto diverse sfumature linguistiche e concettuali nelle varie culture europee, riflettendo la diversità e la ricchezza delle interpretazioni artistiche. La natura morta, nel suo significato più profondo, trascende la semplice rappresentazione di oggetti quotidiani per esplorare temi universali come la mortalità, il tempo e la bellezza effimera delle cose materiali.

Nel corso della storia dell’arte, la natura morta è stata spesso relegata a un ruolo marginale nella gerarchia accademica, ma ha sempre mantenuto una presenza costante, testimoniando la continua fascinazione degli artisti per l’esplorazione della forma, della composizione e del colore. Con l’avvento della modernità, tuttavia, la natura morta ha guadagnato un nuovo riconoscimento, diventando un mezzo espressivo potente per gli artisti che cercavano di sfidare le convenzioni e di esplorare nuove possibilità visive.

Il Cubismo, con figure chiave come Pablo Picasso e Georges Braque, ha rivoluzionato il genere della natura morta, scomponendo e ricomponendo gli oggetti in forme astratte, esplorando così nuove dimensioni dello spazio e della percezione. Questo approccio ha aperto la strada a ulteriori sperimentazioni artistiche, come quelle del Futurismo, che ha cercato di catturare l’energia e il movimento della vita moderna, rompendo con la staticità tradizionale associata alla natura morta.

Nel periodo del secondo dopoguerra, artisti come Giorgio Morandi hanno continuato a esplorare il genere della natura morta, spesso concentrandosi su composizioni semplici ma profondamente meditative di oggetti quotidiani. Queste opere, pur essendo radicate nella tradizione, riflettono una ricerca interiore e una contemplazione del significato più profondo degli oggetti e della loro relazione con lo spazio circostante.

In definitiva, la natura morta, come genere artistico, è un esempio eloquente di come l’arte possa trasformare gli oggetti più semplici e umili in veicoli di espressione profonda, invitando lo spettatore a una riflessione più ampia sulla vita, sulla morte e sulla natura transitoria dell’esistenza. Con ogni pennellata e composizione, gli artisti che hanno lavorato con la natura morta hanno lasciato un’impronta indelebile sulla tela della storia dell’arte, dimostrando che anche gli oggetti più statici possono essere carichi di vita e significato.

Espongono: Ballantini Stefano, Berti Alberto, Borin Luciano, Bracciotti Michele, Carta Daniela, Cincidda Maria Cristina, Dell’Aiuto Paolo, Dolfi Marco, Frascari Sergio, Guevara Wilson, Guttuso Renato, Martini Alberto, Morelli Guido, Nido Roberta, Norelli Luigi, Pizzato Marina, Sbolci Renzo, Sbrana Giulio, Schwehn Barbara, Severin Diva, Strobino Oria, Tarabella Marzia, Viviani Giuseppe, Volpi Alessandro.

Inaugurazione
Sabato 27 Aprile 2024 ore 18

Immagine in evidenza
di Luciano Borin (part.)

Dettagli

Inizio:
sabato 27 Aprile 2024
Fine:
mercoledì 8 Maggio 2024
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

GAMEC CENTRO ARTE MODERNA
Lungarno Mediceo, 26
Pisa, 56127 Italia
+ Google Maps
Phone
050 542630 - 339 3961536
Visualizza il sito del Luogo