La valigia messicana, la storia dei negativi scomparsi di Robert Capa e Gerda Taro

sede: Camera Centro Italiano per la Fotografia (Torino).

La valigia messicana: cos’era e dov’era? Tutti la cercavano, ma sembrava sparita nel nulla.
Ne ripercorriamo la storia giovedì 9 maggio alle 18:30, con la proiezione del documentario “The Mexican Suitcase” (La valigia messicana) di Trisha Ziff (Berlino-Messico, 2011, 86′).

Attraverso i contributi di testimoni e studiosi, il film racconta il viaggio di un’importante valigia contenente 126 rullini fotografici, per un totale di 4.500 negativi – che verranno poi attribuiti a Robert Capa, Gerda Taro e David Seymour – dalla Francia fino in Messico e poi a New York: un caso che è diventato, negli anni, un vero giallo internazionale.
Affidati nel 1939 da Robert Capa – in fuga verso New York per l’arrivo dei nazisti a Parigi – al suo assistente, il fotografo Imre Weisz, questi preziosi negativi hanno fatto viaggi e passaggi di proprietari per anni per poi sparire nel nulla e venire ritrovati solo nel 1995. È però nel 2007 – con l’acquisizione dei negativi da parte dell’International Center of Photography di New York fondato nel 1974 da Cornell Capa, fratello di Robert – che è possibile lavorare alla corretta attribuzione degli scatti: negli anni eroici del fotogiornalismo, infatti, spesso i fotografi non firmavano le loro immagini e i giornali le pubblicavano senza i crediti. Proprio grazie alle ricerche dell’ICP, sono emerse con chiarezza l’importanza e la qualità del lavoro di Gerda Taro, restituendole così il giusto rilievo nella storia del fotogiornalismo.

Trovate alcuni dei provini della celebre “valigia messicana” riprodotti nella mostra Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra, insieme a 120 immagini realizzate in Spagna da questi due grandi protagonisti della storia della fotografia.

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Frame dal documentario “La valigia messicana”