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“L’arte come mezzo per dar voce al bisogno di riconoscimento dei diritti umani”. Incontro con Victoria Lomasko
mercoledì 19 Ottobre 2022 @ 18:00
sede: Casa degli Artisti di Milano (Milano).
In attesa dell’apertura della mostra “The Last Soviet Artist”, Victoria Lomasko è protagonista nel mese di ottobre e novembre di una serie di incontri di approfondimento e di avvicinamento alla mostra intitolati “L’arte come mezzo per dar voce al bisogno di riconoscimento dei diritti umani”.
Mercoledì 19 ottobre alle ore 18:00 si tiene presso Casa degli Artisti di Milano l’incontro moderato da Jacopo Tondelli, Direttore de Gli Stati Generali, con la partecipazione di Elettra Stamboulis, curatrice, e dell’artista Victoria Lomasko. Valentina Kastlunger, Presidente di Casa degli Artisti, introduce l’appuntamento.
Durante l’incontro si affronteranno, temi principali della pratica artistica di Lomasko e sarà presentata una selezione di opere che saranno esposte in mostra.
“Victoria Lomasko. The Last Soviet Artist è una mostra che permette di entrare in una geografia nascosta del paese più esteso del mondo, la Russia”, dice Elettra Stamboulis, curatrice. “Victoria Lomasko è una artista che nel periodo putiniano ha sfidato innanzitutto l’estetica imperante dell’arte contemporanea, ponendosi nel pieno della tradizione realista, anche se con un tratto personalissimo e sintetico, mentre la reazione al passato concluso vedeva la scena rivolgersi esclusivamente a un’arte rarefatta e concettuale”.
La mostra intende presentare una vasta personale dell’artista russa con un percorso ideato specificatamente per gli spazi di Brescia. L’artista realizzerà dei lavori site-specific: un aspetto questo che caratterizza fortemente l’esposizione, considerata una vera e propria creazione d’arte essa stessa, e a cui l’artista ha già iniziato a lavorare negli atelier del Museo di Santa Giulia.
La ricerca artistica di Lomasko permette di ricostruire in modo minuzioso la storia sociale e politica della Russia dal 2011 a oggi: dalle manifestazioni anti Putin che l’artista ha disegnato dal vivo con un tratto originale e immediatamente riconoscibile, alle rappresentazioni della “profonda Russia”, quella dei dimenticati e marginali, che da sempre costituiscono i suoi soggetti preferiti. La mostra si sviluppa nei mesi in cui ricorrono i cento anni della nascita dell’URSS.
Victoria Lomasko commenta “Penso che un vero artista sia un individuo sensibile che lascia che il mondo parli attraverso di sé. L’artista trasmette il dolore, la speranza e l’amore, ma c’è una cosa che l’artista non deve mai trasmettere: l’odio. Secondo me l’arte non serve per combattere contro qualcosa (non è per niente brava a farlo), ma per offrire qualcosa. Il suo obiettivo principale, soprattutto mentre c’è una guerra in corso, è di mostrare che l’umanità è una e indivisibile”.
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Victoria Lomasko