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Laura Niola. Secretum iter
sabato 26 Aprile 2025 - lunedì 27 Ottobre 2025

sede: Castello di Rocca Cilento (Rocca Cilento, Salerno).
cura: Ferdinando Creta, Francesco Creta.
Secretum Iter è un cammino simbolico oltre i confini del visibile che l’artista Laura Niola mette in mostra nel Castello di Rocca Cilento, un luogo d’incanto ricco di storia, alla ricerca del mistero e di un’improbabile trasformazione interiore.
Un viaggio esoterico che, a ritroso verso le proprie origini, con una narrazione di grande vitalità, travalica i confini stessi della ricerca artistica.
Una ricerca che nello specifico già si sostanzia nel titolo della mostra e che ben riflette la personalità di Niola, libera da pregiudizi o schematismi di sorta: Secretum Iter per Laura è un ritrovare sé stessa e – come per Orazio in Epistulae L. 18.103 (… secretum iter et fallentis semita vitae) – significa anche vivere nel nascondimento, in un cammino segreto, percorribile solo attraverso la forza del suo linguaggio.
È così che l’artista ci accompagna, come in un pellegrinaggio, negli spazi del castello cilentano, intrecciando storie ed emozioni, in un itinerario iniziatico che, insieme a godimento fisico e spirituale, lascia un segno profondo.
Una mostra di estrema suggestione che, nell’attraversare il tempo e lo spazio, parla di memoriae sacre e profane, di vittorie e sconfitte, e poi di rinascita.
Accademica quanto “anti accademica” Niola, distante dai canoni artistici tradizionali, vive in arte la sua “libertà interiore” e, alla riscoperta di forme ancestrali di perfezione, cambia l’idea di scultura con l’utilizzo di elementi in natura.
A Rocca Cilento l’artista per raccontarsi affianca opere storiche ad altre di recente creazione che, reimpaginate in un medioevo fiabesco, vanno oltre il semplice realismo, esprimendo tutta la sua vera natura, con le sue gioie e le sue sofferenze, e l’artista senza preoccuparsi di essere giudicata trasforma la realtà secondo le proprie paure e i propri piaceri.
Queste espressività plastiche lasciano il segno: se in ambito artistico e letterario sono probabili proiezioni mentali, in Niola si trasformano in emozioni estreme.
Un secretum iter mistico, alla ricerca della perfezione, liberatorio …per non smarrirsi lungo il percorso, solo in apparenza labirintico, del castello cilentano.
Versatile, Laura Niola utilizza con estrema disinvoltura le tecniche più disparate: le sue forme archetipiche – come per Richard Long (Bristol 1945) – fanno riferimento al cosmo e all’universo nella loro più profonda accezione e sono tese ad alimentare considerazioni sull’idea di spazio, tempo, distanza e movimento.
Il suo è un racconto incantato, onirico, dove la terracotta, il legno, il cemento, la sabbia, il vetro e la vetroresina, il gesso bianco e l’alluminio, gli stracci di iuta e il gommapiuma, la plastica e la pasta di legno, i disegni e i colori, in dialogo tra loro e l’imponente Castello di Rocca Cilento, creano bellezza.
“L’uomo – ha scritto il filosofo Martin Buber (Vienna, 1878 – Gerusalemme, 1965) – non solo ha linguaggio, ma più radicalmente è linguaggio.
Vale a dire si realizza interpretando un mondo in cui è immerso e soprattutto decifrando la propria esistenza”.
E Laura Niola con il suo linguaggio si esprime con l’arte e sempre con l’arte indaga l’architettura esoterica, con i suoi miti e i suoi misteri, i segni ineffabili, l’esistenza di mondi non visibili, e poi… ancor più con l’ansia dei simboli.
Il progetto mostra, nato da un’idea della famiglia Sgueglia, già dal titolo pone in evidenza la capacità dell’artista di “lasciare un segno” riconoscibile, un’immagine chiara e puntuale della sua indagine pluridecennale.
Artista originale, eclettica e dirompente nel suo modo di creare – così si definisce nel suo profilo facebook – Niola vive le angosce e le paure che le sono contemporanee e al tempo stesso lotta le ombre e le incertezze della generazione di mezzo cui appartiene.
Le sue opere, distribuite nel Castello di Rocca, nel mentre attivano percorsi “altri”, invisibili, utopici nel senso filosofico del termine, assumono peraltro il valore di simbolo, di luogo-non luogo di avvenimenti che l’arte trasforma ed eleva.
Laura Niola unisce al suo lavoro scultoreo un corredo fotografico di straordinarie performances anch’esso momento di dialogo spaziale con le sculture poste a terra.
Inaugurazione
26 aprile 2025, ore 10:00