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Laurina Paperina e Albert Pinya. Wormhole
mercoledì 19 Dicembre 2018 - sabato 9 Marzo 2019
sede: Martina’s Gallery (Giussano).
Se “nella relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo” (S.Hawkins), allora qui di misure spazio temporali ne esistono due precise, che viaggiano in parallelo: quella di Laurina Paperina e quella di Pinya.
Due mondi diversi, ma visivamente simili e in armonia tra loro.
Il dialogo ha inizio e lo spettatore deve essere preparato: Laurina Paperina e Albert Pinya realizzano la prima mostra insieme.
I due artisti interagiscono l’uno con l’altro, dialogando attraverso una commistione di simboli ripresi dai propri mondi con dissacranti ironie, colori e forme strabordanti, personaggi ricorrenti e riconoscibili, strutture architettoniche e naturali da sfondo a una battaglia pop.
Paperina e Pinya si scambiano i panni, con un’ironia e rispetto partiti da una lunga amicizia, attraverso riprese di stili, diversi, ma riconducibili a uno stesso gusto visivo, minuziosamente raffinato e falsamente piacevole nei soggetti, perché molto critico.
Laurina rielabora Pinya e Pinya riprende Paperina.
E viceversa.
Albert ha un’attitudine rivolta al futuro, mentre Laurina gioca sul passato e presente, grazie ai rimandi con cui è cresciuta.
I due artisti sono stati invitati da Rossella Farinotti e Martina’s Gallery a intervenire, per una visione inedita e sorprendente, su opere realizzate a quattro mani, sia tele che carte, con l’aggiunta di tre sculture di Pinya, realizzate ad hoc per la mostra italiana, cinque grandi lavori di Paperina e una serie di serigrafie a edizione limitata – dove hanno giocato con serietà adempiendo a una sfida.
I personaggi reali e fittizi estrapolati dai mondi del fumetto, del cinema, dell’animazione, o anche dal sistema dell’arte o del background culturale in cui la generazione italiana degli anni ’90 è cresciuta, tipici dell’opera di Paperina, si attivano mescolandosi sugli sfondi di Pinya che, attraverso una pittura consapevole, densa e ben definita, dribbla i colpi mettendo a disposizione forme, geometrie e simboli dipinti con consapevolezza.
La sfida è aperta. Almeno quella per gli occhi, che, passo dopo passo, in mostra scopriranno tutti questi elementi, le loro narrazioni e lo sviluppo di stili racchiusi in questi micro-mondi realizzati in diverse dimensioni.