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Le dee dentro la donna – Mostra collettiva

sabato 20 Ottobre 2018 - venerdì 16 Novembre 2018

Le dee dentro la donna - Mostra collettiva

sede: Antica Saliera (Lecce).

Ispirato dal libro di Jean S. Bolen “Le Dee dentro la Donna”, questo progetto, con la curatela affidata a Gina Affinito, indaga i modelli archetipi e li identifica in materia di arti visive, attraverso le opere di 8 artiste, rigorosamente donne, del panorama artistico contemporaneo, richiamando in loro una nuova consapevolezza artistica.
Il progetto prevede l’esposizione di 30 opere realizzate da: Rossella Baldecchi, Alessandra Damiano, Milena Gallo, Rosita Lusignani, Rosy Mantovani, Valeria Patrizi, Andrea Rossi.

Ogni artista identifica una Dea, attraverso opere d’arte che spaziano dal figurativo, all’astratto alla fotografia. Nell’ultima parte del percorso si giungerà alla “Donna Completa”, colei che ha integrato perfettamente i sette archetipi, le sette Dee. Questa nuova donna, l’ottava artista, viene rappresentata da Adalgisa De Angelis, autrice di un arazzo che contiene sette colori, uno per ogni Dea, e sarà l’apotropaico simbolo di completezza e di pienezza.

Rossella Baldecchi è la Dea Persefone. Questa Dea aveva due nomi, a simboleggiare i due aspetti contrastanti che la distinguevano: Kore, ossia giovane fanciulla che ignorava chi fosse, e Persefone regina degli inferi data la sua capacità di gestire piani profondi della propria psiche. Sposa di Ade, secondo il mito principale, nei sei mesi dell’anno (Autunno e Inverno) che passava nel regno dei morti, Persefone svolgeva la stessa funzione del suo consorte, cioè governare su tutto l’oltretomba; negli altri sei mesi (Primavera ed Estate) ella andava sulla Terra da sua madre Demetra, facendo rifiorire la terra al suo passaggio. Qui viene rappresentata nella sua fanciullezza e nella sua leggiadria, contornata di luce e di fiori; perfino la rappresentazione più oscura del mito viene “addolcita” dalle calde colorazioni tenui di Rossella Baldecchi.

Alessandra Damiano è la Dea Afrodite. Dea alchemica dell’amore e della bellezza, donna creatrice ed amante. Chiamata dai romani Venere. Nella mitologia greca, Afrodite era una presenza che incuteva reverenza, perchè provocava nei mortali e nelle divinità l’innamoramento ed il concepimento di una nuova vita. Ispirava la poesia e le parole persuasive, e rappresentava il potere di trasformazione e di creazione proprio dell’amore. Afrodite in tutti i rapporti non fu mai vittima della passione non ricambiata nei suoi confronti. Qui viene rappresentata nella voluttuosità del movimento, nell’energia del colore; sovrapposizioni, sfumature, ghirigori, escrescenze: la potenza di Afrodite è in ogni centimetro delle opere di Alessandra Damiano.

Milena Gallo è la Dea Era. La maestosa, regale, splendida Era, che i romani conoscevano come Giunone, era la Dea del matrimonio. Si narra che era moglie di Zeus, e che, a causa dell’infedeltà di quest’ultimo, lei rivolgeva la sua rabbia furiosa contro le amanti, piuttosto che verso il marito. Era, dea che fu riverita ed oltraggiata, onorata ed umiliata, possiede attributi positivi e negativi assai più marcati di altre dee: archetipo che rappresenta una forza di potente intensità, sia nella gioia che nel dolore. Qui viene rappresentata artisticamente come una Era dolorosa e rabbiosa, cogliendo gli aspetti più sofferenti del suo mito; rappresentazioni di Milena Gallo intrise di passionalità ed intensità

Rosy Mantovani è la Dea Estia. Dea del focolare, dai romani detta Veste. Presenza avvertita a livello spirituale come fuoco sacro che riscalda e protegge. I rapporti sessuali di una vestale con un uomo profanavano questa dea, e come punizione veniva sepolta viva. Come archetipo conferisce alla donna un senso di purezza, completezza, portatrice di verità, ed il senso di una visione spirituale profonda. Qui è rappresentata da Rosy Mantovani nella sua essenza e delicatezza, simbolicamente semi sepolta da una coltre di nebbia, dai contorni vagamente definiti. Ma i suoi occhi sono chiari come la verità.

Rosita Lusignani è la Dea Demetra. Dea delle messi, nutrice e madre. Rappresenta l’istinto materno che si realizza nella gravidanza o nel dare agli altri nutrimento fisico, psicologico o spirituale; cerca la propria soddisfazione nel curare e nell’accudire. Se l’archetipo Demetra cade in depressione immediatamente sospende il contatto emotivo con il circostante. Qui è rappresentata attraverso le opere fotografiche di Rosita Lusignani che ci regalano una Demetra nella sua fase”errante”, in cerca della figlia Persefone, nostalgica e privata del calore.

Valeria Patrizi è la Dea Artemide. Nota come Diana (dai romani) era la dea della caccia, della luna, della vita selvaggia, molto legata agli animali ed alla natura, con cui era in totale comunione spirituale. Le donne si rivolgevano a lei nel momento in cui partorivano perchè l’aiutassero ad alleviare il dolore, lei che dal dolore non veniva sfiorata. Artemide è la personificazione dello spirito femminile indipendente, agisce in maniera rapida e decisa, e rapida nel punire chi la offendeva. Si sentiva a suo agio la notte.

Il progetto si avvale della collaborazione di
Francesca Di Virgilio – Psicologa, Psicoterapeuta. Docente dell’Accademia Imago, sede della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Mosaico” Napoli; Paola Guarino – Psicologa, Psicoterapeuta. Docente dell’Accademia Imago, sede della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Mosaico” Napoli, autrici di “Sul sentiero della dea” Laboratorio sugli Archetipi del femminile

Dettagli

Inizio:
sabato 20 Ottobre 2018
Fine:
venerdì 16 Novembre 2018
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

ANTICA SALIERA
Via degli Antoglietta 11/A
Lecce, 73100 Italia
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