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Le lettere di Elisa: così governava la Principessa di Lucca

sede: Complesso di San Micheletto – Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (Lucca).
cura: Roberta Martinelli.
“Le lettere di Elisa: così governava la Principessa di Lucca”: la mostra a cura di Roberta Martinelli nella sala dell’affresco al piano terra del complesso di San Micheletto, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, invita a scoprire un copioso carteggio tra la principessa di Lucca Elisa Bonaparte Baciocchi e diversi esponenti del governo napoleonico, oltre ad offrire suggestioni e conoscenza della storia dello scambio epistolare nel periodo del Principato lucchese e del Granducato di Toscana attraverso oggetti d’arredo, strumenti e carte filigranate.
Due i momenti espositivi offerti dalla mostra, a ingresso libero, su cui i visitatori potranno soffermarsi: i corrispondenti, ovvero le figure storiche protagoniste del carteggio di Elisa, costituito da un plico di oltre 200 lettere da poco acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in quanto documento storico e fonte primaria sul decennio elisiano, e la scrittura con i suoi strumenti: un focus su carta, inchiostro e tutto il necessario per governare un Paese prima dell’avvento della posta elettronica.
“Partendo dalle diverse tematiche affrontate nelle lettere – spiega la curatrice Roberta Martinelli, già direttore dei Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’isola d’Elba e presidente dell’associazione ‘Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscanà – la mostra intende presentare uno spaccato della vita politica e sociale quale si svolgeva nei primi anni dell’Ottocento. La ricchezza degli argomenti trattati nella corrispondenza è tale da stimolare un approccio storico- critico capace di illustrare le più varie dinamiche e problematiche di un’epoca giustamente considerata un passaggio cruciale nella formazione della società moderna”.
Una carrellata di personaggi, nelle molte riproduzioni di opere originali custodite a Versailles, accoglierà i visitatori nella prima parte dell’esposizione. Si tratta dei corrispondenti della principessa, con le loro storie e il loro legame con la città, che potremo osservare accanto ai messaggi che hanno inviato qui a Lucca oltre 200 anni fa. Tra di essi, una particolare attenzione viene accesa su Regnault, considerato l’eminenza grigia di Napoleone, personaggio di primo piano la cui moglie tiene uno dei salotti più importanti (e scandalosi!, a dire di Napoleone) di Parigi; è lui il filtro tra Napoleone e la famiglia imperiale: la sua funzione consiste nell’occuparsi degli affari privati dei suoi membri e di riferirne all’imperatore in tempo reale. Nel carteggio oggetto della mostra, oltre la metà è costituita da missive tra Elisa Bonaparte e il ministro su aspetti del governo del principato e dell’etichetta imperiale. Alcune lettere sono state spedite a Lucca, per conto dell’imperatore, oltre che da Parigi, anche dalle residenze imperiali di Rambouillet, Fontainebleau, Compiègne. Mentre Elisa scrive da Palazzo Ducale, dalla Villa Imperiale (oggi Reale) di Marlia, Firenze, Livorno, Pisa, Siena e Bagni di Lucca.
Nella seconda sezione, spazio all’arte della scrittura epistolare e ai suoi strumenti: il ruolo di protagonista è di un calamaio in mogano e bronzo di grande raffinatezza, appartenuto alla principessa Elisa Bonaparte Baciocchi e proveniente dalla Villa Reale di Marlia, prestato dal Museo Napoleonico di Roma. Nella stessa sezione si trova un nécessaire da viaggio per la scrittura completo di carta, inchiostri, penne, polvere per asciugare, agenda settimanale dell’epoca, appartenuto a Maria Luisa d’Austria, che viene dalla Fondazione Museo Glauco Lombardi di Parma. Praticamente un notebook dell’epoca.
Accanto agli oggetti, riproduzioni di quadri dei primi anni dell’Ottocento che raffigurano donne e uomini nell’atto del mandare “mail”. Tra questi Madame De Genlisse, pedagogista che seguiva l’educazione di Napoleona Elisa.
Uno spazio importante di questa sezione è dedicato alla produzione e allo studio delle filigrane sulle quali le lettere sono state vergate: la loro provenienza spazia dalla Lucchesia a tutta Europa.
La filigrana, o carta filigranata, è un segno grafico o simbolico visibile in controluce nella carta grazie al deposito di una quantità diversa di fibre, realizzato durante la fabbricazione della carta.
Immagine in evidenza
Marie-Guillelmine Benoist – Ritratto di Elisa Bonaparte Baciocchi 1806 (part.)