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Leonardo e il Rinascimento nei Codici Napoletani – Influenze e modelli per l’Architettura e l’Ingegneria
giovedì 12 Dicembre 2019 - venerdì 13 Marzo 2020
sede: Biblioteca nazionale di Napoli (Napoli).
cura: Alfredo Buccaro, Maria Rascaglia.
Il Codice Corazza, il famoso apografo vinciano del 600, il Codice Fridericiano, apografo cinquecentesco del Trattato della Pittura, e preziosi grafici di architettura e urbanistica inediti sono in mostra a Napoli alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III.
“La mostra, l’unica a sud di Roma dedicata all’anniversario del grande genio, offre un significativo contributo documentale sulla straordinaria attività di Leonardo come paesaggista, cartografo e topografo – afferma Francesco Mercurio, direttore della biblioteca – la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, che vanta la più ricca collezione statale di incunaboli, espone significative testimonianze manoscritte e a stampa che delineano le tracce della lezione vinciana nella tradizione tecnico-scientifica dell’Italia meridionale dal XVI secolo all’età contemporanea. Insieme al più noto Codice Corazza, l’antologia apografa in materia di ingegneria meccanica e idraulica, costruzioni, scienze fisiche, in mostra preziosi grafici di architettura e urbanistica inediti contenuti nei due album cinquecenteschi che compongono il Codice Tarsia”
“In particolare il codice seicentesco che porta il nome di Vincenzo Corazza, l’erudito umanista che lo portò a Napoli nel 1766, – aggiunge Mercurio – dimostra l’influenza nell’architettura e nell’ingegneria del Mezzogiorno della lezione di Leonardo ed il suo prosperare nel corso dei secoli. Il codice che conserva alcune parti ormai andate perse nell’edizione originale di Leonardo, si inserisce a pieno diritto nella più ampia e complessa vicenda dei manoscritti ed apografi vinciani”
Leonardo e la diffusione della lezione vinciana e rinascimentale nell’architettura e nell’ingegneria del Mezzogiorno moderno: questo è il filo conduttore della mostra ad illustrarlo importanti testimonianze manoscritte, iconografiche e bibliografiche, molte mai apparse in pubblico, appartenenti alle collezioni della Biblioteca Nazionale di Napoli, dell’Università di Napoli Federico II e di altre Istituzioni napoletane e italiane.
“Come sappiamo, la scienza e l’arte di Leonardo si diffondono e traspaiono quasi in ogni esperienza consumatasi tra la prima e la seconda metà del XVI secolo nei contesti più vivaci e fecondi della penisola, – afferma Alfredo Buccaro, curatore con Maria Rascaglia della mostra- nell’ambito del Mezzogiorno, è possibile riconoscere nei secoli dell’età moderna le tracce di quell’influenza nella formazione e tradizione dello ‘scienziato-artista’, dell’architetto-ingegnere, ossia di quella figura professionale completa a cui si ispirerà, agli inizi dell’Ottocento, la fondazione a Napoli della prima Scuola d’Ingegneria d’Italia, voluta da Gioacchino Murat.”
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
Nella prima sezione accanto al Codice Corazza, unitamente a altri documenti del fondo Corazza della Biblioteca Nazionale sarà esposto il Codice Fridericiano, apografo cinquecentesco del Trattato della Pittura di Leonardo, acquisito nel 2015 dal Centro per le Biblioteche dell’Ateneo Federico II e apparso in pubblico in occasione della mostra sul tema del Salvator Mundi (Napoli, Museo Diocesano, 2017).
Tra le altre preziose fonti, la sezione presenterà per la prima volta al pubblico il Foglietto del Belvedere dell’Archivio Pedretti, recentemente studiato da Alfredo Buccaro, oltre a opere a stampa relative agli studi critici di argomento vinciano prodotti dagli studiosi del Mezzogiorno tra Otto e Novecento: a partire da testimonianze manoscritte e iconografiche presenti in collezioni napoletane e italiane, la mostra indagherà l’influenza esercitata dalle idee di Leonardo nell’architettura e nell’ingegneria tra Napoli e Roma.
Nella seconda sezione saranno esposti grafici di architettura e urbanistica contenuti nei due album cinquecenteschi che compongono l’inedito Codice Tarsia (XII.D.74, XII.D.1), anch’esso risalente al XVI secolo e presente nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Si tratta di rilievi di antichità e progetti di edifici in gran parte di ambito sangallesco e vignolesco, oltre a disegni di città fortificate italiane ed europee di estremo interesse e bellezza, in cui è evidente l’influenza degli studi di Leonardo in materia di ingegneria militare: il Codice, oggetto di un attento studio con catalogazione digitale da parte del gruppo di ricerca del Centro CIRICE dell’Ateneo Fridericiano e della Biblioteca Nazionale, rappresenta un’ulteriore preziosa testimonianza della diffusione del Rinascimento di matrice toscana e romana in ambito meridionale.