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Livorno apre il ciclo di incontri su Pino Pascali con la presentazione di due libri
giovedì 6 Dicembre 2018 @ 18:00
sede: Museo della Città di Livorno (Livorno).
Con la presentazione di due nuovi libri su Pino Pascali, il grande artista che come una meteora eclettica ha ribaltato i concetti di scultura e di pittura, si apre al Museo della Città un ciclo di incontri e dibattiti dedicati all’arte e aperti gratuitamente al pubblico.
Giovedì 6 dicembre, alle ore 18, nella chiesa del Luogo Pio Arte Contemporanea si svolgerà la presentazione dei volumi: “Pino Pascali: l’uomo che cammina nudo” e “Super. Pino Pascali e il sogno americano“. Intervengono gli autori Anna D’Elia e Roberto Lacarbonara e l’editore Roberto Peccolo. Modera Paola Tognon, direttore scientifico dei Musei civici di Livorno.
Pino Pascali: l’uomo che cammina nudo
di Anna D’Elia (Autore), Steve Piccolo (Traduttore)
Skira 2018, Milano
Il volume è un lungo racconto in cui l’autrice ricostruisce la vicenda umana e artistica di Pino Pascali (1935-1968): la sua adolescenza a Polignano a Mare, il soggiorno di studi al Liceo Artistico di Napoli, l’incontro a Roma con Toti Scialoja e il gruppo denominato la Scuola di Piazza del Popolo, fino alle ultime vicende che lo vedono protagonista della scena artistica nazionale. L’autrice narra la sua esistenza breve e folgorante restituendone un quadro complesso in cui alla storia personale e pubblica si intrecciano i lati più enigmatici della sua personalità, ponendo in luce nuovi aspetti ancora poco esplorati della sua ricerca e della sua vita. Pascali muore 11 giorni dopo l’incidente motociclistico in cui fu coinvolto, a soli 33 anni, l’11 settembre del 1968, anno in cui la Biennale di Venezia gli conferisce il premio postumo di scultore. Nei dieci giorni di coma che precedono la sua morte Pino ascolta vigile senza poter interagire, il mondo che gli ruota attorno: non solo medici e infermieri, ma i genitori, gli amici, i galleristi, i critici e le donne che lo hanno amato. Gli incontri e le voci che affiorano, innescano il flusso coscienziale di memoria con cui Pino si confronta apertamente nell’ultima settimana di vita. È lui, come lo erano gli indigeni di remote tribù africane, l’uomo che cammina nudo e che impiega tutta la sua energia per ricongiungere il tempo umano a quello cosmico. Pascali vive il fare arte come pratica magico-alchemica di trasformazione totale di sé e dello spettatore, dello spazio espositivo, dei linguaggi, dei materiali, delle funzioni dell’arte assimilando sempre più il suo fare artistico a una pratica rituale quasi sciamanica.
Anna D’Elia, scrittrice e critico d’arte. Tra le sue pubblicazioni: Pino Pascali (Laterza 1983), Artronica (Mazzotta 1987), Archia (Dedalo 1987), La Pietra e i Luoghi (Essegi1987), L’Universo futurista, una mappa dal quadro alla cravatta (Dedalo1989), Le Città Visibili (Congedo1990), Fotografia come Terapia, attraverso le fotografie di Luigi Ghirri (Meltemi 1999 e 2018); Diario del Corpo (Unicopli 2002); Nello Specchio dell’Arte (Meltemi 2004), Per non voltare pagina (Meltemi 2007), Pino Pascali (Electa 2010), Il Cielo e il Mare, Luigi Ghirri e Pino Pascali (2014).
Super. Pino Pascali e il sogno americano
di Roberto Lacarbonara (Autore), Giuseppe Teofilo (Autore)
Postfazione: Francesco Paolo Sisto
Skira 2018, Milano
“Superman”, “SUpermarket”, “Superstar”, “Super Power”. L’affermazione dell’immaginario americano, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, si misura con l’ostentazione di una egemonica superiorità, non solo economica e politica, ma anche e soprattutto culturale. Nel bozzetto “Super” dei primi anni ’60, Pino Pascali, da sempre affascinato dall’immaginario pop statunitense – specie nei ripetuti e dichiarati omaggi a Jasper Johns – sembra tracciare i segni distintivi della cultura visuale americana, anticipando molti dei processi della progressiva influenza postcoloniale in tutto l’Occidente.
Questo volume racconta le vicende di quel bozzetto a pastello, oggetto di un attento restauro, e ne offre un’attualizzazione in grado di ricostruire il problematico “sogno americano” preconizzato dallo stesso Pascali. Ne nasce una straordinaria narrazione allegorica che tiene insieme il dollaro e i simboli della democrazia americana, lo zio Sam di “I want you” e quello evocato da Bob Dylan, il western e le armi, la Coca Cola e la pubblicità, la letteratura di Foster Wallace, il jazz di Billie Holiday, il teatro dei Living Theatre e l’immaginario cinematografico, fino a raccordare, con ironica preveggenza, la parabola del potere federale da Abraham Lincoln a Donald J. Trump.
Il libro contiene la riproduzione del bozzetto “Super” di Pino Pascali e 16 immagini di disegni di Pino Pascali
Roberto Lacarbonara (Bari, 1981), giornalista e curatore di arte contemporanea, è direttore artistico del museo CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea (Taranto, Ex Convento degli Olivetani – XIII sec.) e dell’Archivio Storico Nazionale del Progetto d’Artista. Young curator per la Fondazione Museo Pino Pascali, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Tra i recenti progetti curatoriali: “L’altra città” con Achille Bonito Oliva (Casa circondariale “Magli”, Taranto 2017); “Dialoghi. Bonalumi/Castellani/Fontana/Manzoni/Pascali” (Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare 2015); “Coexistence. For a new Adriatic Koiné” (Tirana – Pyramid Pavillon (Albania), Cetinje – National Art Gallery (Montenegro), Rijeka – Muzej Moderne I Suvremene (Croatia), Venezia – Magazzino del Sale (Italia); “Alberto Burri. Una squisita indifferenza” (Castello Angioino, Mola di Bari 2012); Premio Pino Pascali “Nathalje Djurberg & Hans Berg” (Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare, 2012); “Jan Saudek. Teneri Barbari” (Roma, Istituto di Cultura Ceca 2011). Tra le numerose monografie e saggi su artisti contemporanei ha pubblicato: “Pino Pascali Fotografie” (Postmedia Books, 2017), “Super. Pino Pascali e il sogno americano” (Skira 2017), “Pino Spagnulo” (Gangemi, 2016), “L’altra città” (Gangemi, 2016), Luciana Galli Fotografie (Skira, 2016), “Estetica sociale e relazionale” (Edizioni Fidia, 2015), “Oltre l’identità. Etica ed estetica del postumanesimo” (Alpes, 2011). È redattore della rivista nazionale Espoarte.