Ljdia Musso. L’età d’oro del grottesco

sede: Dom Santi Bevitori (Napoli).
cura: Carmine Maturo.

L’arte fotografica di Ljdia Musso, sia autoriale che commerciale, è una fusione di concetti dadaisti e surrealisti con il mondo digitale contemporaneo. Attraverso opere che spesso sono prevalentemente autoscatti in bianco e nero, Musso gioca con il non-sense e le dissonanze, sfidando la percezione della realtà del pubblico.

Nelle sue immagini, l’artista crea uno straniamento che destabilizza lo spettatore, utilizzando tecniche come collage, mise en scène, sfocature e doppie esposizioni. Le opere in mostra, appartenenti alla serie “The Golden Age of Grotesque”, offrono una lettura critica del rapporto tra società contemporanea, identità e mass media.

La mostra si articola in due sezioni: la prima rappresenta una critica reinterpretazione di elementi della cultura di massa, mentre la seconda parte mostra un ribaltamento di prospettiva, trasformando il soggetto da oggetto passivo a soggetto attivo e assertivo.

In concomitanza con la mostra, verrà organizzato un workshop dal titolo “Self Portrait Experience”, che si terrà domenica 21 aprile. Durante il workshop, i partecipanti saranno invitati a esplorare l’arte della fotografia come linguaggio creativo e di esplorazione del sé. Saranno incoraggiati a portare con sé uno specchio, un oggetto che li rappresenti e un oggetto che rappresenti un’emozione per loro.

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Contest – Ljdia Musso (part.)