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Lorenzo Castore. Ultimo domicilio

venerdì 17 Febbraio 2017 - sabato 6 Maggio 2017

sede: FSM Gallery – Fondazione Studio Marangoni (Firenze);
cura: Laura Serani.

“Ultimo Domicilio” nasce – ancora inconsapevolmente – nel 2008 quando, durante un viaggio a Sarajevo e Mostar, Lorenzo Castore fotografa interni di case abbandonate durante la guerra, lasciate dietro di sé da un giorno all’altro insieme a tutti gli effetti personali appartenuti a chi le abitava. È una rielaborazione della traumatica esperienza in Albania e Kosovo nel 1999 e si sviluppa negli anni in altri luoghi e in altri paesi: Italia, Francia, Stati Uniti, Polonia. Nel tempo, “Ultimo Domicilio” diventa un video di 18 minuti realizzato in collaborazione con il compositore Emanuele de Raymondi, nel 2015 Laura Serani ne cura la pubblicazione per L’Artiere Edizioni e la mostra.

Con queste parole Laura Serani presenta il lavoro di Lorenzo Castore nei testi del libro “Ultimo Domicilio” edito da L’Artiere, “nel suo modo di trattare la questione della trasmissione e della memoria, la contaminazione tra narrazione e auto-narrazione é permanente e la realtà risulta filtrata dallo sguardo emotivo che posa sui luoghi. Castore che ama le storie della gente, che sa intuire e andare incontro ai destini più sorprendenti, sembra tessere un legame particolare anche con i luoghi che, sensibile al genius loci, sa ascoltare. Le case sono delle boite à musique, dei carillon di suoni familiari, Castore ne racconta in immagini le vibrazioni e persino i silenzi”. Prosegue: “con “Ultimo Domicilio” si penetra, come seguendo Castore in visita a dei conoscenti, in case poco ordinarie, quelle di un poeta italiano, di una pittrice francese, di un regista americano, … Case a cavallo tra due secoli, tra l’Unità d’Italia e il crollo del muro di Berlino, tra la famiglia borghese immobile e il tempo delle rotture e delle peregrinazioni. Case della resistenza e dell’esilio, politico e poetico. O in quella della nonna, a Firenze, simbolo della famiglia e destinata a sparire, dove, come dietro le quinte, appare e scompare la figura emblematica e enigmatica del padre; poi, nella sua prima casa di giovane adulto, a Cracovia, piccolo museo di oggetti e di immagini fetiche. Il progetto si lascia leggere come una mappa, dove tanti indizi più o meno dissimulati portano a disegnare il profilo delle persone, la cui presenza immaginaria risulterà più forte della loro assenza dalle immagini. “. Conclude “se realizzando il ritratto delle case, Castore realizza quello dei suoi abitanti, alla fine, quello che sembra affiorare in filigrana, é un autoritratto dell’autore alla ricerca della propria identità, passata e futura. E i frequenti simboli e riferimenti affettivi, letterari e artistici, sembrano suggerire, in una sorta di foto-sintesi, il ritratto della famiglia e della casa d’elezione. La petite recherche di Castore, come per accentuarne gli accenti proustiani, si articola in sette capitoli, uno per casa; sette come i misteri, come i cieli e i mari antichi. Per avventurarsi, protetto dal numero magico, alla ricerca dell’equilibrio perfetto, del paradiso perduto, dell’archetipo della casa ideale, dove la poesia aleggia su ogni cosa e dove rimettere insieme i tasselli del puzzle, sfare la valigia e mettere in ordine la sua collezione di muse, eroi e numi tutelari. ”

Lorenzo Castore, Firenze, 1973. Il suo lavoro è caratterizzato da progetti di lungo termine – in bianco e nero e a colori – che hanno come tema principale il quotidiano, la memoria e la relazione tra piccole storie individuali e la Storia. Ha esposto il suo lavoro in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Ha vinto il Premio Mario Giacomelli (2004), il Leica European Publishers Award (2005) e la Rana d’oro come miglior film documentario corto al Camerimage Film Festival (2012). Ha pubblicato due libri monografici: Nero (2004) e Paradiso (2006). Ha realizzato due cortometraggi: No Peace Without War (2012) – con Adam Cohen – e Casarola (2014).

Laura Serani, curatrice e autrice. Delegata artistica del Mois de la Photo à Paris (2008 e 2014), direttrice artistica dei Rencontres de Bamako(2009 e 2011), curatrice di Fotografia Europea a Reggio Emilia (dal 2007); direttrice della fotografia, dell’audiovisivo e della Collezione fotografica della Fnac per l’Europa, il Brasile e Taiwan (1985-2006). Autrice di vari libri, cataloghi e pubblicazioni collettive. Ha collaborato con diverse istituzioni culturali (la Maison Européenne de la Photographie e l’Institut Italien de culture a Parigi, il Museo delle arti multimédia di Mosca, la National Gallery di Bosnia a Sarajevo, la Gulbenkian Foundation a Lisbona, la Fondazione Le Stelline a Milano, la Collezione Maramotti a Reggio Emilia) e festival internazionali (I Rencontres d’Arles, la Biennale della fotografia a Moscou, Encontros da Imagem a Braga, Photomed in Francia, il SIFest in Italia). Attualmente è presidente della giuria per la fotografia della Fondation Les Treilles e curatrice del Visible White 6° edizione, ha partecipato alle giurie di diversi premi, Prix Niépce, Word Press Photo, New York Photo Awards, Vipa a Vienna.

Dettagli

Inizio:
venerdì 17 Febbraio 2017
Fine:
sabato 6 Maggio 2017
Categoria Evento:

Luogo

FSM GALLERY – FONDAZIONE STUDIO MARANGONI
via San Zanobi 19r
Firenze, 50129 Italia
+ Google Maps
Phone
055 481106
Visualizza il sito del Luogo