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Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi
mercoledì 20 Dicembre 2017 - domenica 8 Aprile 2018
sede: Villa Colloredo Mels (Recanati).
cura: Vittorio Sgarbi.
L’evento espositivo intende mettere in rapporto due personaggi emblematici per la città: l’artista veneto Lorenzo Lotto, la cui splendida Annunciazione è conservata nel museo civico di Villa Colloredo Mels, e il poeta di casa Giacomo Leopardi.
Due anime inquiete e figure di grande sensibilità che, pur affrontando mondi artistici differenti, hanno espresso l’esigenza di raccontare la realtà e il conflitto interiore.
Le opere in mostra mettono in rapporto due uomini meditativi, contemplativi e in possesso di doti straordinarie.
Non è una singolare coincidenza che Lorenzo Lotto abbia lasciato alcuni dei suoi capolavori a Recanati, dove si tormentò e si espresse Giacomo Leopardi, manifestando uno spirito improvvisamente nuovo, aperto all’infinito della natura.
A ripensarne le vicende umane e le singolari esperienze estetiche, è come se per entrambi ci fosse un passaporto che va oltre il loro tempo.
Lotto è finalmente “compreso” nel Novecento, ma anche Leopardi sarà interpretato compiutamente soltanto in tempi recenti, con le moderne letture de La ginestra, de Il tramonto della luna, delle poesie della piena maturità, dello Zibaldone.
Anche questo può essere uno stimolo: sentire insieme i due artisti, il pittore e il poeta, che tra l’altro poteva vedere in casa un’opera di Lotto acquistata dal padre Monaldo.
Entrambi a Recanati hanno lasciato il loro segreto.
Per l’occasione il museo civico di Villa Colloredo Mels inaugura anche il nuovo ed importante progetto di allestimento delle sale dedicate a Lorenzo Lotto, a cura dell’architetto Bruno Mariotti dello studio CH Plus, in grado di valorizzare le opere del patrimonio e quelle ospitate per il periodo della mostra.
Ai capolavori della collezione permanente – il polittico di San Domenico, la pala della Trasfigurazione, il San Giacomo Maggiore e la celebre e rivoluzionaria Annunciazione, nella quale la Vergine, colta alle spalle, non osa neppure volgere il capo verso l’angelo e con le mani sembra quasi difendersi dall’avventore – saranno affiancate altre significative testimonianze della pittura di Lorenzo Lotto, come la travolgente Caduta dei Titani in collezione privata, e tre intensi ritratti: il Giovane gentiluomo delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Gentiluomo con lettera (Fioravante Avogaro) in raccolta privata e il Ritratto di Ludovico Grazioli della Fondazione Cavallini Sgarbi.
Lorenzo Lotto fu definito da Bernard Berenson “il primo pittore italiano ad essere sensibile ai mutevoli stati dell’animo umano”, un “pittore psicologico in un’epoca che stimava quasi soltanto forza e gerarchia, un pittore personale in un’epoca in cui la personalità stava per diventare meno stimata del conformismo, evangelico di cuore in un paese in cui un cattolicesimo rigido e senza anima ogni giorno più rafforzava la sua presa”.
La mostra di Recanati è un viaggio attraverso la cultura: il dialogo concettuale tra Lotto e Leopardi sarà raccontato e affrontato in un ciclo di conferenze che vedrà come protagonisti personalità della cultura a confronto per approfondire il tema della mostra.
Al percorso del Lotto a Villa Colloredo Mels si unirà strettamente quello su Leopardi con l’esposizione straordinaria di documenti, manoscritti e cimeli del poeta, unici e significativi, la cui selezione e cura scientifica è affidata alla professoressa Laura Melosi e al dottor Lorenzo Abbate della cattedra leopardiana dell’Università di Macerata.
Una vera e propria riscoperta del patrimonio leopardiano che torna dopo molti anni a disposizione di tutta la cittadinanza, dei turisti e degli studiosi.