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Luca Vannozzi. Sformaurbis

domenica 8 Ottobre 2017 - venerdì 20 Ottobre 2017

Luca Vannozzi. Sformaurbis

sede: Archivio di Stato (Latina);
cura: Barbara Pavan.

“In un articolo pubblicato l’anno scorso sul supplemento La Lettura del Corriere della Sera, Franco Farinelli commentava il testo della Convenzione europea del paesaggio, ratificata da non più di dieci paesi dell’Unione tra i quali, nel 2006, anche l’Italia: si abolisce il termine territorio e lo si sostituisce con paesaggio, più coerente con i tempi che cambiano.
(…) Dire territorio significa indicare uno spazio bidimensionale inerte, organizzato (spesso rovinato) da un soggetto mobile e pensante, partendo da un assunto cartesiano che poi, a partire dalla Rivoluzione industriale, viene applicato alla superficie della Terra.
Si tracciano strade rettilinee solcate sulla mappa e poi nel terreno che non si armonizzano più con le anse dei fiumi, le grandi proprietà feudali, gli arroccamenti degli abitati: i tracciati obbediscono a principi di comodità, economia e velocizzazione del traffico commerciale e colonizzano con la propria sintassi l’intero territorio europeo.
La ferrovia, nell’Ottocento, fa il resto: elimina attriti, pendenze, dislivelli, fora montagne e taglia città e campagna, per giunta con una massicciata sopraelevata.
Le autostrade del Novecento, per via dell’abnorme incremento della mobilità privata e della velocità, esaltano questo modello spaziale finché il paesaggio diventa del tutto banale, una carta topografica, una base più o meno solida (soprattutto in Italia) per tracciare percorsi, sforacchiare montagne, appoggiarci ponti, svincoli, scali e, ultimamente, trionfali oppure graziose rotatorie. (…)”.
Questa la premessa da cui nasce Sformaurbis, un progetto itinerante di Luca Vannozzi costituito da una serie di opere su carta che si interrogano sul futuro del paesaggio italiano raccontandone con ironia un presente di identità incerta ed una passato di scelte discutibili.
Due anni di lavoro per completare i dodici capolavori di miniaturizzazione che compongono questa mostra e che costituiscono il nucleo intorno al quale si articolano riflessioni di diversa natura, dalla letteratura all’architettura.

Sformaurbis, che ha debuttato alla Biblioteca Nazionale di Napoli lo scorso marzo, è ospitato ora all’Archivio di Stato di Latina ed è inserito nell’evento nazionale la ‘Domenica di Carta’ promosso dal MiBACT, per il quale è stato predisposto un percorso documentario dal titolo “A le triste e oziose acque”. Il tema che lega le due iniziative è il paesaggio e tutte le iniziative finalizzate alla divulgazione di una cultura del paesaggio stesso nel rispetto del dettato dell’art. 9 della Costituzione e del Codice dei beni culturali. L’Agro pontino è un laboratorio, con un’evoluzione millenaria, una storia di successi e sconfitte che nel dicembre del 1932 sembrava essersi tradotta in “realtà vivente”. In questo luogo fatto di città e borghi sorti dal nulla, si incrociano tante storie, un crocevia di genti ed etnie fino al secondo dopoguerra, un sistema di urbanizzazione forzata che si legge nelle mappe, memoriali, fotografie e carteggi, alcuni dei quali selezionati ed esposti nel percorso realizzato dal direttore dell’Archivio di Stato di Latina e dai suoi collaboratori.

Dettagli

Inizio:
domenica 8 Ottobre 2017
Fine:
venerdì 20 Ottobre 2017
Categoria Evento:

Luogo

ARCHIVIO DI STATO DI LATINA
Via dei Piceni, 24
Latina, 04100 Italia
+ Google Maps
Phone
0773 610930
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