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Luciano Fiannacca. Il segno ritrovato
giovedì 10 Gennaio 2019 - mercoledì 16 Gennaio 2019
sede: Amy-d Arte Spazio (Milano).
cura: Elisabetta Longari.
14 opere affini per materiali, colori accesi e vibrati, i cui titoli, se letti in successione, suggeriscono un’unità poetica. Il segno è protagonista nell’esposizione personale di Luciano Fiannacca presso la Galleria Amy-D Arte Spazio, e si impone dinamico sulla materia, la quale è inevitabilmente presente e necessaria e agisce come tramite per arrivare alla musicalità, al “ritmo visivo”.
Il percorso espressivo dell’artista è caratterizzato dall’attualizzazione di un gesto immediato e spontaneo, concretizzato in materiche ed energiche spatolate, assecondato nel risultato dall’imprevedibilità data dalla struttura della materia. Tuttavia imprescindibile è ritenuto il principio compositivo, quasi meditato e fase progettuale del modus operandi di Fiannacca.
La realtà è così mostrata nuda e senza orpello alcuno e l’opera è l’arrivo al cuore dell’artista che ci invita ad entrare nel suo animo, condividendone le passioni.
“Ho visto pittori parlare di pittura. Li ho sempre guardati, ascoltati meno, le loro mani compiono gesti da leggere, emettono suoni da vedere. Ho visto dita strofinarsi tra di loro per ricordare lo spessore di una tela, ho visto pollici premuti nel vuoto rincorrere lo spessore di certa materia. Ho visto braccia disegnare nell’aria gesti a me consueti, a volte interrotti, strappati. Ho visto mani campire grandi tele inesistenti dirmi liquidità e assorbimenti. Ho visto pugni vuoti spinti per ottenere colature. Ho visto occhi ricordare immagini viste, immagini vissute, riflettere l’intensità di un giallo di cadmio, brillare di memorie. Ho visto pittori nello studio muoversi come in una danza, attraversare telai, sfidare a duello campi bianchi vergognandosi delle proprie mani troppo pulite. Li ho visti correre verso quel muro. Presto inciamperanno nel cielo”
(Luciano Fiannacca)