Luciano Rossi. Ospiti temporanei

sede: Castello di Populonia (Piombino, Livorno).

Ritagli temporanei per terre e vedute eternamente spettacolari. Ideazioni prospettiche che sospingono, con maestria, nel linguaggio pittorico di sintesi le sensazioni sinestesiche e romantiche verso l’arte concettuale.

Le calde, infuocate o acquoree, accattivanti, tavole pittoriche di Luciano Rossi, prendono la scena nella mostra personale “Ospiti temporanei” in corso nella Sala espositiva Gasparri del Castello di Populonia.
In uno dei luoghi in cui lo scenario costiero è più spettacolare e accogliente che mai, e dove il sodalizio fra vita agreste e di mare si accentua, così come negli impasti di colore e luce di Luciano Rossi, studioso del mistero naturale della sua terra.

Fra orizzonti verticali e prospettive orizzontali, l’aspetto episodico delle vedute – meravigliosamente ossessive, per quel blu quasi invadente che entra nel quotidiano e ne costruisce le simbologie – sembra farsi metafora remota della transitorietà dal volto eterno, ma di fatto temporaneo della vita.

Luciano Rossi, nasce a Piombino (LI), nel 1961. Da anni risiede a Riotorto, nell’immediato entroterra, dove ha sede anche lo studio-atelier. Diplomato al liceo artistico “Pietro Aldi” di Grosseto, è pittore dalle consolidate competenze tecniche, scultore ed incisore. Con la sua pittura dai moti proto-espressionisti, dalla ricerca post-impressionista, restituisce composizioni in uno stile del tutto originale e contemporaneo, per la potenza poetica e narrativa di ambienti dalla storia densa e dalle suggestioni di una naturale bellezza suprema.