sede: Grand Hotel Majestic (Bologna).
In esposizione, una selezione di opere dei grandi cartellonisti, i “pittori del cinema” dell’età dell’oro del cinema italiano e non solo.
Sono bozzetti originali in acrilico su carta, oggetto di culto e di collezionismo dalla sorprendente potenza evocativa.
Tutti hanno come soggetto pellicole uscite tra il 1962 e il 1968: c’è la “Mouchette” dell’omonimo film di Robert Bresson terrorizzata da un’ombra minacciosa, una sognante Anne Bancroft in La Frenesia del Piacere di Jack Clayton, lo sguardo della protagonista di Baci Rubati di Truffaut, l’enigmatica locandina de La Vergogna di Ingmar Bergman.
Maurizio Baroni, scomparso lo scorso gennaio, è stato un importante collezionista: ha raccolto oltre 32mila tra manifesti, locandine e fotobuste appartenenti ad oltre 27mila titoli usciti in sala dal 1945 in poi, costituendo un fondamentale archivio della storia del cinema e della cultura.
Baroni ha creato una banca dati senza precedenti, portando alla luce un tesoro parzialmente dimenticato che ha tanto voluto che la Fondazione Cineteca di Bologna custodisse. È proprio grazie alla sua intuizione che oggi possiamo parlare di “pittori del cinema”, veri artisti al servizio della settima arte. I creatori di immagini iconiche come quelle ospitate dalla Gallery del Majestic, che con poche pennellate sintetizzano efficacemente il tono e le emozioni di un intero film.
“L’uomo che inventò i pittori del cinema” Gallery Strada Romana spazio Majestic arte contemporanea: orari per il pubblico esterno tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 18:00.