Madaba, la città dei mosaici

sede: Palazzo Bernabei (Assisi, Perugia).

Il percorso espositivo prevede, al piano terra di Palazzo Bernabei, una serie di sale introduttive, dotate prevalentemente di pannellistica esplicativa e materiale fotografico sulla città di Madaba e sugli affascinanti e differenziati paesaggi della Giordania, oltre che sul turismo sostenibile e sulle attività finanziate dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Giordania in questo settore.

Le esposizioni pensate per il piano terra puntano a trasmettere al visitatore un’idea onnicomprensiva del territorio e della storia della regione, a cominciare dai primi regni di epoca biblica, che hanno fondato alcune delle vie di commercio e pellegrinaggio più importanti dell’area, come la Via dei Re, per passare alle radici ellenistico-romane di Madaba, che hanno posto le basi per una nuova urbanizzazione del territorio.

Due sale al piano seminterrato del Palazzo sono invece dedicate all’esposizione delle riproduzioni delle pavimentazioni musive del Palazzo Bruciato, ricca dimora patrizia della città di Madaba del VI-VII sec d. C. e alla peculiare iconografia della così detta Sala di Ippolito, altro contesto domestico tardo antico della città di Madaba. Sia in questo piano, sia nel piano superiore, ogni sala espositiva è pensata per richiamare un singolo ambiente.

I mosaici che decoravano gli ambienti originali sono riprodotti in scala 1:1 su pedane orizzontali pavimentali estese per la maggior parte dello spazio della stanza, attraverso stampa professionale di alta definizione.
Queste stesse tecniche sono state usate anche nel primo piano del Palazzo, dove saranno esposte, ciascuna in una sala dedicata, riproduzioni delle pavimentazioni musive di alcune delle chiese bizantine più importanti di Madaba, come la Cappella del Monte Nebo, la Chiesa di Lot e Procopio e la Chiesa degli Apostoli. Le sale delle chiese saranno allestite in modo da richiamare le piante degli edifici, che prenderanno vita in alcuni punti tramite la riproduzione in scala 1:1 di solo alcuni degli elementi architettonici che le caratterizzavano, quali i plutei che dividevano lo spazio liturgico o i capitelli che ornavano le colonne delle navate centrali, ricostruiti, così come alcuni degli arredi sacri delle chiese, sempre con la tecnologia della stampa 3D. Tutti i manufatti e gli elementi architettonici riprodotti con questa tecnologia sono stati poi post-prodotti a livello artigianale per ricostruire realisticamente l’aspetto degli originali.

Infine, la mostra approfondirà le numerose tematiche decorative dei pavimenti musivi di epoca bizantina, quando Madaba era indiscutibilmente sede di una prestigiosa scuola di mosaicisti apprezzati in tutto il Levante e il Vicino Oriente.
Chiude l’esposizione al piano superiore del Palazzo una sala dedicata ai grandi sforzi dello Studium Biblicum Franciscanum e dell’Italia nella scoperta del memoriale di Mosè sul Monte Nebo e nella tutela del patrimonio culturale della città di Madaba e della Giordania. La mostra ha per questo già ricevuto il patrocinio della Custodia di Terra Santa.

L’evento è frutto del progetto di turismo sostenibile “Scoprire Madaba”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato dall’Università degli Studi di Perugia.